Da qualche settimana Vittorio Sgarbi è un assiduo frequentatore della Ciociaria ed in particolare di Arpino, la patria di Cicerone e di Caio Mario, dove ha deciso di candidarsi alla carica di sindaco.
Quella di oggi, però, sarà una giornata particolare: comizi ed iniziative politiche, ma anche momenti familiari e personali, allargati a quanti, arpinati e non, vorranno parteciparvi.
Alle 19 sarà proiettato nella "Sala San Carlo" il film di Pupi Avati "Lei parla ancora", tratto da un racconto costruito attraverso rievocazioni e ricordi di Giuseppe Sgarbi, il padre di Vittorio, e quasi tutti incentrati sull'amatissima moglie "Rina", ovvero Caterina Cavallini, persa dopo una lunghissima convivenza. Il film, vincitore del "David di Donatello" e del "Nastro d'argento", rappresenta un momento di vita familiare che coinvolge direttamente Vittorio Sgarbi, presente alla proiezione aperta a tutta la cittadinanza.
Alle 23, dopo il comizio delle 21.30 in piazza Municipio, si terrà nel vicino Palazzo Borromeo una "Festa musicale per festeggiare il compleanno di Sgarbi" (nato l'8 maggio) con il gruppo musicale di Stefano Masciarelli, il noto attore e comico romano. Non mancherà un buffet e le porte saranno aperte a quanti vorranno partecipare e brindare a mezzanotte, quando scoccerà il compleanno di Sgarbi.
Abbiamo chiesto al festeggiato una sua impressione su Arpino e la Ciociaria che frequenta assiduamente da alcune settimane. Ci ha risposto così: «In passato avevo visto alcuni monumenti e reperti significativi di Arpino, ma per conoscere veramente questo luogo bisogna viverlo, passeggiare per i suoi vicoli, camminare lungo le mura ciclopiche di Civitavecchia, magari all'alba o al tramonto, quando la luce unisce natura e contesto archeologico creando atmosfere oniriche.
Oppure andarsene per un sentiero di campagna, a Vigne Piane, Collecarino o ai Vagni, incrociando centinaia, migliaia di olivi, l'albero sacro agli ateniesi e dall'antichità sinonimo di civiltà e di dolcezza della vita. E poi magari preparare uno spuntino con una bruschetta, fatta con il pane del forno di via Giuseppe Cesari e l'olio di uno dei produttori locali, ancora poco conosciuto a livello nazionale, ma degno di stare sulle tavole e nelle dispense di ogni gourmand.
E poi le chiese, i palazzi patrizi, gli affreschi di Giuseppe Cesari e dei Ninfei, le strade romane e i negozi dei liutai. Per conoscere questa realtà bisogna viverla e condividerla con quanti hanno la fortuna di stare qui da quasi tremila anni».
E lei, gli chiediamo, vorrebbe condividere questa realtà con gli arpinati nei prossimi cinque anni? «Volentieri - risponde - se Cicerone e i suoi pronipoti saranno dello stesso avviso». Buon compleanno onorevole Sgarbi.