Prosegue e si intensifica non solo l'attività di contrasto al crimine, ma anche quella di tutela ambientale da parte di carabinieri della locale stazione. Dopo le numerose operazioni e le indagini sempre aperte per stroncare lo spaccio di stupefacenti sul territorio, come le continue attività di monitoraggio e prevenzione dei reati, ecco che i militi dell'arma di Amaseno, in collaborazione con i colleghi della Forestale di Castro dei Volsci, hanno deciso di mettere la parola fine alle pratiche scorrette legate all'allevamento bufalino. Stiamo parlando dell'abbandono di cadaveri di bufaletti, che qualcuno preferisce ancora smaltire in questo modo illegale piuttosto che affidarsi al normale servizio di prelievo e smaltimento da parte di ditte specializzate, al costo irrisorio di una ventina d'euro.

In questi giorni le indagini dei carabinieri, infatti, si stanno concentrando sui responsabili dell'abbandono di alcune carcasse di animali che gli stessi militari hanno rinvenuto nel corso di un controllo sui canali ed i torrenti del territorio, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini preoccupati dal cattivo odore e dalla presenza di sostanze schiumose in alcuni corsi d'acqua nella periferia del paese. È proprio nel corso dei controlli che è stata fatta anche la macabra scoperta in uno dei fossati monitorati per scoprire eventuali scarichi abusivi di liquame. Si tratta di veri e propri reati di tipo ambientale frutto di pratiche ormai anacronistiche, crudeli, malsane e pericolose per l'ambiente e la salute, che ora i carabinieri della stazione di Amaseno vogliono cessino definitivamente.

Controlli ed indagini sono in corso su diverse aziende agricole per scoprire chi preferisce risparmiare qualche soldo a scapito della collettività. Se sui reflui dispersi nei fiumi, specialmente in concomitanza delle piogge, potrebbe esserci qualche perdita inconsapevole, l'abbandono di carcasse è sicuramente un atto compiuto con dolo.