Un altro sabato sera di follia, di violenza gratuita contro il patrimonio pubblico, che appartiene a tutti. L'ennesimo affronto al buon senso e alla civilità dei ceccanesi risale all'altra sera, quando alcuni vandali sono entrati nella villa comunale e hanno sfasciato tutto ciò che è capitato loro sotto tiro. Non hanno risparmiato nemmeno la panchina artistica realizzata dal Comune in collaborazione con il Telefono rosa per sensibilizzare la popolazione contro la violenza di genere. L'hanno ridotta a pezzi. Un accanimento per il quale è difficile trovare una spiegazione se non il gusto di trasgredire creando danni alla comunità.
È stato il sindaco Roberto Caligiore ieri mattina a dare l'annuncio del raid sui suoi canali social. E ad assicurare che stavolta i vandali non la passeranno liscia. "Purtroppo ieri sera la nostra Villa comunale è stata deturpata da vandali che, non contenti, hanno anche danneggiato una panchina che, con il nostro patrocinio, serviva alle donne in difficoltà per chiamare il Telefono rosa - ha scritto il sindaco in un post - Comunque, i vandali, identificati con la videosorveglianza, verranno immediatamente convocati dalla Polizia municipale. Ci vuole più rispetto per la comunità".
Sdegnata anche la reazione del vicesindaco Federica Aceto: "Faccio i miei complimenti a chi ha pensato bene di deturpare la zona della Villa comunale che qualche anno fa, insieme al consigliere Mariella Bruni e al sindaco Roberto Caligiore, dedicammo alla figura femminile. Collaborammo anche allora con il Telefono rosa per questo progetto. Le panchine furono realizzate da artisti e artiste di Ceccano gratuitamente e donate alla città. La staccionata fu ripristinata per un maggiore decoro. Eravamo appena usciti dal Covid. Provo davvero tanta amarezza di fronte a questi episodi. La maleducazione e la mancanza di senso civico sono una piaga. Fortunatamente Ceccano non è solo questo, i ceccanesi non sono tutti così. Spero che i responsabili chiedano scusa e vengano a sistemare quello che hanno rovinato".