E ci risiamo! Ancora un fermo produttivo per la giornata del due maggio in regime di contratti di solidarietà, ad esclusione delle aree comandate.
Gli ultimi blocchi produttivi al Plant cassinate risalgono ad appena a qualche giorno fa, al 24 aprile per la precisione. La fabbrica è impegnata in una complessa fase di rodaggio su doppio fronte: il ritorno al doppio turno di lavoro unitamente all'allestimento della nuovissima e ambita piattaforma Stla Large.
Correranno sulle linee di Cassino Plant, infatti, i modelli premium non solo italiani ma anche europei. Un salto di qualità per la gamma del lusso che troverà la sua culla proprio in terra laziale. Per ora, tuttavia, l'impostato a 175 unità a turno di lavoro fa fatica ad andare a regime e i disagi si sentono. Intanto per quanto riguarda le ferie lo stabilimento ha già deciso: resterà chiuso dal 31 luglio fino al 18 agosto. Senza contare, al momento, eventuali fermi produttivi prima e dopo le date indicate.
Bilancio sociale
Novità anche all'interno del vasto universo Stellantis. La multinazionale ha pubblicato ieri il suo secondo bilancio di Responsabilità Sociale d'Impresa (Corporate Social Responsibility - Csr) confermando gli impegni assunti e l'attenzione rivolta al raggiungimento degli obiettivi pubblici sulle questioni sociali e ambientali.
«Siamo consapevoli del ruolo e della responsabilità che abbiamo verso le sfide ambientali e sociali che il nostro mondo si trova ad affrontare, inclusa l'adozione di soluzioni innovative in grado di garantire a tutti la libertà di mobilità» ha detto Carlos Tavares, Ceo Stellantis. «Grazie a un approccio olistico a 360 gradi con gli stakeholder, abbiamo compiuto notevoli progressi verso il nostro ambizioso obiettivo di zero emissioni di carbonio entro il 2038, contribuendo a proteggere il pianeta e, nel contempo, il futuro della nostra Azienda».