Inchiesta della Finanza sulle truffe legate al sisma bonus, istigazione alla corruzione e peculato: si parte con le discussioni davanti al Riesame. I tre imprenditori che risultano destinatari delle misure cautelari differenti - che vanno dal divieto di dimora nel territorio del Comune di Cassino all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria fino al divieto di esercitare per un anno qualsiasi attività d'impresa - sono il cassinate Salvatore Fontana (anche ex consigliere comunale), l'ex presidente della regione Molise Paolo Di Laura Frattura e il professionista di Cesena Stefano Amadori.

Si parte mercoledì prossimo proprio con la discussione per Salvatore Fontana. I sui legali - gli avvocati Sandro e Vittorio Salera e Paolo Marandola - avevano infatti presentato istanza sia al tribunale di Roma (avverso le misure cautelari personali) sia a quello di Frosinone, contro le misure reali. Per queste ultime la discussione è fissata al prossimo venerdì. Di seguito avranno luogo le discussioni degli avvocati Prencipe e Ranaldi per Frattura e quelle dei legali di Amadori.

Nell'inchiesta, nata dalla pubblica denuncia del sindaco di Cassino Enzo Salera durante un infuocato consiglio comunale, in realtà ci sono finiti in 17, per ipotesi e filoni differenti. Dietro l'ombra di un "ricatto politico".
Il principale filone seguito dal Gruppo delle Fiamme gialle fa riferimento all'ipotesi di istigazione alla corruzione per "pilotare" alcuni appalti nel settore dell'efficientamento energetico su cui si innesterebbe un secondo troncone, quello relativo all'ipotesi investigativa di costruzione abusiva dell'ex mercato coperto (per una concessione esistente ma scaduta) e la successiva vendita degli immobili realizzati. Ora sequestrati. Per le Fiamme gialle per l'ex mercato coperto si sarebbe proceduto «usufruendo indebitamente di erogazioni pubbliche derivanti dal cosiddetto "sisma bonus acquisiti"». Ecco lo sviluppo della seconda maxi inchiesta, con vittime eccellenti. In mezzo ai due tronconi principali anche l'ipotesi di peculato, per i vaccini anticovid.

Alcuni degli acquirenti degli appartamenti della struttura che si trova in pieno centro a Cassino - assistiti dagli avvocati Massimo Di Sotto, Giancarlo Corsetti e Gianluca Giannichedda - ora dovranno valutare la migliore strada da intraprendere, pronti a richiedere i danni. Il fil rouge da seguire resta sempre quello politico, che tiene insieme le contestazioni differenti avanzate nei confronti di persone diverse (tra amministratori, tecnici e imprenditori del Cassinate). E che porta, per il pm Mattei che ha coordinato le indagini, proprio alla truffa del cosiddetto "sisma bonus": non solo adesso le vittime potranno presentare richiesta di risarcimento e danno. Ma l'altra faccia della medaglia è rappresentata da tutta la filiera economico-produttiva legata alla compravendita degli appartamenti: falegnami, negozi di arredamento e di elettrodomestici a cui gli acquirenti si sono rivolti anche per stipulare finanziarie. E che hanno ricevuto già numerose richieste di disdetta.