Ennesimo schianto su via Sant'Antonino. Ieri mattina, poco prima delle 11, una ragazza di circa vent'anni della zona ha perso il controllo della sua auto finendo prima nella cunetta, poi al centro della carreggiata fino a impattare contro un muretto: per una fortuita casualità è stato evitato lo scontro con un'altra auto che procedeva in direzione opposta. La ragazza al volante, prontamente soccorsa dal 118, è stata trasferita in ospedale per le cure del caso: gravi le ferite al volto, soprattutto alla mandibola. Ma per fortuna non corre pericolo di vita. A tornare sul piede di guerra sono stati i residenti, che già avevano espresso in più occasioni forti preoccupazioni per quel tratto di strada che - soprattutto a seguito delle piogge - diventa una rampa di lancio. E che, proprio per tale motivo - dopo le istanze già inoltrare alle autorità preposte - avevano avviato una petizione tutt'ora in corso, in fase di ultimazione. Una raccolta firme pensata per dare maggiore forza alle loro richieste.
Troppi gli incidenti registrati, infatti, proprio in quel tratto: fino a una decina di giorni fa se ne contavano quattro in una sola settimana, nello stesso identico punto. Una dozzina circa in un mese, con feriti più o meno gravi. Per questo sono stati richiesti a più riprese dissuasori, limitatori di velocità e altri strumenti idonei a limitare lo scorrimento veloce su una fettuccia d'asfalto, lunga poco più di un chilometro, che in realtà è molto insidiosa: un falso rettilineo in discesa, senza marciapiedi né fermate di autobus. I dossi sono stati sì piazzati ma in località Sant'Antonino, non lungo la strada: è in via Sant'Antonino che occorrono dissuasori di velocità, marciapiedi e segnaletica che «un tempo c'era - hanno spiegato i residenti - Poi pian piano, forse proprio a seguito degli incidenti, è stata "eliminata" e non più ripristinata».
Eppure di ragazzi che quotidianamente vanno a scuola con i mezzi pubblici lì ci sono eccome. I residenti ricordano senza troppa fatica anche i tanti ciclisti investiti così come le persone che fanno spesso jogging e che sono in pericolo. La raccolta firme è in fase di ultimazione e non appena verrà completata sarà consegnata direttamente alle competenti autorità e al Comune affinché si intervenga.