Ricatti al gruppo Ini fondato dal professore Delfo Galileo Faroni, due condannati. Si tratta di un carabiniere e di un ex sindacalista, che erano stati arrestati a novembre del 2019 con le accuse di corruzione e induzione a promettere utilità. Inflitti 5 anni ad Andrea Paliani ex sindacalista del Sicel (sindacato italiano confederazione europea del lavoro) e 6 anni al militare Giuseppe Costantino.
Stando alle accuse i due esercitarono pressioni nei confronti del figlio del fondatore del gruppo Ini, Christopher Faroni.

Le indagini avviate proprio dopo la denuncia di Cristopher Faroni presentata ai carabinieri nel 2018. Sospettava che qualcuno stesse agendo per spingerlo a vendere il gruppo.
La vicenda è partita proprio dalla clinica Città Bianca di Veroli del gruppo Ini. I vertici capirono che era in atto una manovra per ricattarli e da lì la denuncia e l'avvio dell'inchiesta.

Il dottor Christopher Faroni aveva già presentato, inoltre, altre segnalazioni ai carabinieri, rilevando che nel periodo delle ispezioni fatte da sindacato c'erano state pressioni e anche strane campagne di stampa.
L'offerta di pilotare un'indagine sul gruppo Ini in cambio dell'assunzione di un consulente è stata subito respinta dai destinatari. Al centro dell'indagine, dunque, il sindacalista e il carabiniere che, stando alle accuse, fecero intendere a Cristopher Faroni, proprietario di alcune cliniche convenzionate col Ssn, di poterlo aiutare se avesse assunto un consulente.

Avrebbe dovuto piazzare in Amministrazione un consulente con un incarico da 250.000 euro l'anno.
Il militare – ricostruiscono in Procura – aveva lasciato intendere al dottor Faroni che "anche attraverso la consapevole intermediazione di Andrea Paliani, vi era da parte sua la possibilità di redigere un'annotazione di polizia giudiziaria a lui favorevole". Ma in cambio bisognava assumere appunto il consulente da loro riposto a 250.000 euro l'anno (il consulente è uscito al processo tempo fa patteggiando una condanna due anni).
Ora la condanna per Paliani e Costantino, i quali dovranno versare anche un risarcimento danni da quantificare in sede civile.