Sindacati sul piede di guerra dopo la recente determina sulle procedure concorsuali che accentra, di fatto, i poteri sulla Regione.
«In seguito alla recente pubblicazione della determinazione riguardante "le disposizioni in merito l'assunzione di personale da parte delle aziende e degli enti del SSR" - scrivono Cisl medici, Cimo e Cospis - si evidenzia come tale provvedimento sia stato emanato senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali».

«Ci sorprende - prosegue la nota sindacale - che la Regione prenda iniziative senza un confronto con le parti sindacali, in un ambito in cui la materia dovrebbe essere trattata in parte dalla Regione e in parte affidata al tavolo di contrattazione decentrata. Ci sorprende vista anche l'importanza del tema trattato e da chi viene trattato: l'assegnazione degli incarichi è oggetto di trattativa aziendale.

«Non ci piace credere che si continui nell'inerzia della precedente stagione che ha visto non utilizzati tutti i fondi per la contrattazione decentrata per i fabbisogni e le assunzioni e che soprattutto ha visto la carenza di consultazione con le parti sindacali. Auspichiamo, invece, che confronto e contrattazione possano essere il fulcro dei futuri rapporti con la Regione.

Stabilire le giuste competenze e partecipare a un tavolo in cui il dialogo tra le parti sia biunivoco: sono queste le motivazioni che ci inducono a chiedere un tavolo urgente di confronto tra le rappresentanze della dirigenza sanitaria e la Regione per intraprendere un percorso che sia realmente produttivo» conclude la nota dei sindacati Cisl medici, Cimo e Cosips.