La polizia ha arrestato due giovani egiziani e ne ha denunciato un terzo con l'accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Mercoledì scorso c'era stato un certo trambusto nel quartiere di San Rocco. Sirene spiegate delle volanti del settore anticrimine del commissariato di Sora che insieme al personale dell'unità cinofila antidroga di Nettuno e a quello del reparto prevenzione crimine Lazio, hanno eseguito la perquisizione di un appartamento abitato da due cittadini egiziani, entrambi oggetto di indagini in relazione alle piazze di spaccio della città.

Mentre i poliziotti erano nell'appartamento, un terzo cittadino egiziano stava rincasando; si è accordo della presenza degli agenti ed è fuggito rendendosi irreperibile. Successivamente è stato fermato e denunciato per gli stessi reati degli altri due connazionali.
Dalla perquisizione dell'appartamento sono saltati fuori 100,80 grammi lordi di hashish. I poliziotti hanno trovato confezioni suddivise in piccoli panetti occultati all'interno di una scatola per telefono cellulare, e anche due bilancini di precisione e delle buste di plastica tagliate a pezzi, inoltre ben undici telefonini, ciascuno con la scheda di pertinenza, oltre alla somma di 1.950 euro in contanti celati all'interno di uno zaino.

Nella casa è stato rinvenuto anche il permesso di soggiorno del terzo cittadino egiziano, la patente di guida di un cittadino del posto e una carta di credito Bancoposta. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro penale, mentre i due cittadini extracomunitari presenti al momento dell'irruzione sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, per l'attività di detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente.
L'operazione fatta scattare dalla polizia di Stato il 19 aprile scorso nello storico quartiere di San Rocco testimonia la stretta che la questura di Frosinone ha impresso contro la fiorente attività dello spaccio di droga, aumentando i controlli e moltiplicando le attività ispettive.