In sette anni gli avvocati frusinati sono cresciuti di 20 unità. Gli iscritti alla Cassa forense erano 1.124, ora sono 1.144. Sul fronte del reddito medio, nel 2021 i legali frusinati hanno dichiarato di più rispetto al 2020 (anno sul quale pesa la pandemia). Ma i redditi restano più bassi perfino rispetto al 2010.
È quanto emerge dal nuovo rapporto Censis e Cassa forense sull'avvocatura e da un confronto con i rapporti degli anni precedenti. Una situazione che si rispecchia, pur con qualche differenza, tra gli avvocati del foro di Cassino, ora 1.500 (nel 2015 erano 1.337).
Partendo dai numeri dell'ultimo rapporto Censis gli avvocati del distretto di Roma sono 33.487 (15.392 donne e 18.095 uomini). Roma esclusa, il foro con più iscritti è Latina con 1.813. seguono Velletri con 1.593 e Cassino con 1.500 (750 e 750). C'è poi Frosinone con 1.144 (558 donne e 586 uomini).
Nel corso degli anni l'evoluzione numerica tra i legali di Frosinone non presenta sostanziali differenze. Al 31 dicembre 2015 gli iscritti erano 1.124, l'anno dopo 1.130, poi 1.138 nel 2017, 1.141 nel 2018, 1.145 nel 2019, 1.154 nel 2020 e 1.155 nel 2021.
A Cassino, invece, gli iscritti alla Cassa forense erano 1.337 nel 2015, 1.456 nel 2016, 1.523 nel 2017, 1.525 l'anno successivo, 1.536 nel 2019, 1.542 nel 2020 e ora 1.531. Va ricordato che, nel 2013, c'è stato l'accorpamento della sede distaccata di Gaeta al tribunale di Cassino.
A Frosinone il grosso degli avvocati è nelle fasce 50-54 anni con 233 iscritti, 45-49 con 205 e 40-44 con 166. Gli under 30 sono appena 22, i trentenni 180.
Generalmente fino alla classe 40-49 anni sono iscritte più donne che uomini, poi succede il contrario. Sono 33 gli avvocati iscritti con un'età superiore ai 74 anni.
A Cassino tra 40 e 44 anni gli iscritti sono 294, tre in più della classe successiva, mentre sono 198 nella fascia 35-39 anni. Gli under 30 sono 15, gli over 74 sono 31.
Dando uno sguardo al dato regionale, l'età media degli avvocati è di 49,6 (più bassa per le donne a 46,5 rispetto agli uomini, 52,1) con un'anzianità media di 15,7 anni. La stragrande maggioranza degli iscritti all'ordine è compresa nella fascia d'età 45-49, seguita da quella 50-54. .
A livello locale gli avvocati del foro di Frosinone dichiarano (per l'anno 2021) un reddito medio di 26.961 euro nel 2021, più dell'anno precedente (25.149) ma meno rispetto agli anni precedenti: erano 28.131 nel 2017, ma anche 25.199 nel 2015 e poi 34.389 nel 2012, 34.548 l'anno precedente e 33.365 nel 2010. Dall'anno del picco, il 2011, in dieci anni si registra una diminuzione del 22%.
Redditi medi più alti nella fascia 60-64 anni con 44.121 euro, poi quella 55-59 con 36.958 euro e la 65-69 con 28.887 euro. Gli under 30 sono a meno di 10.000 euro, la fascia 35-39 è a 16.542 e quella 30-34 è a 17.050. Ma ci sono profonde differenze tra i sessi tanto che gli uomini arrivano a 51.826 euro nella fascia 60-64 anni e a 46.819 per quella 55-59 con un minimo di 11.099 per gli under 30. Tra le donne si arriva a 25.031 euro nel gruppo 55-59 anni e a 22.932 per la categoria 60-64. Le under 30 dichiarano 7.414 euro.
A Cassino il top dei redditi è stato raggiunto anche in questo caso nel 2011 con 27.968 euro. Poi si è registrata una progressiva discesa che ha toccato quota 20.796 nel 2013, 19.129 nel 2015. Da lì in poi si sono alternate discese e risalite con i due estremi fissati a 18.538 nel 2017 e a 20.815 nel 2021 che, se non altro, riporta i livelli reddituali al 2019. In dieci anni a Cassino c'è un calo del 25,5%.
A Cassino 35.205 euro per i 60-64enni e 32.061 euro per il gruppo 65-69 anni. Gli under 30 sono a 3.300 euro. Tra gli uomini il top è di 41.488 per la fascia 60-64 anni e di 33.235 per i 65-69, mentre le donne arrivano a 34.088 per la categoria 50-54 anni e a 27.364 tra coloro che hanno 65-69 anni.
Ne Lazio il reddito medio è di 52.986 euro con profonde differenze tra uomini (72.726) e donne (30.307). Stessa cosa per il volume d'affari che è di 79.841 euro (112.811 per i maschi e 41.965 per le femmine). A guadagnare di più è la fascia d'età 60-64 anni (89.565 euro). All'opposto minori entrate per gli under 30 (14.486) e i trentenni (20.444 e 28.410 nelle due fasce 30-34 e 35-39).
Nel report una parte è dedicata agli avvocati che, negli ultimi anni, hanno abbandonato la professione per dedicarsi ad altro (pubblico impiego e insegnamento in primis). Il Censis evidenzia «8.257 nuove iscrizioni a fronte delle 8.698 cancellazioni, determinando un saldo negativo di 441 avvocati. Tale fenomeno va però correttamente interpretato tenendo conto delle nuove e diverse opportunità professionali, principalmente nell'ambito del pubblico impiego, circostanza che ha indotto molti avvocati a cogliere altre possibilità lavorative». In tal senso si guarda a «un'ottica organizzativa più strutturata e congeniale alla individuazione di ulteriori spazi di mercato». Ragion per cui «appare inevitabilmente necessario - rileva ancora il Censis - malgrado le evidenti resistenze che consolidano il radicamento sulle tradizionali attività professionali, volgere lo sguardo verso una professione più specialistica, idonea ad affrontare nuove sfide in settori, spesso, del tutto sconosciuti».