Sono 49 gli appalti per lavori su basi militari dell'Aeronautica finiti nel mirino della procura di Velletri. Si parla di un giro d'affari di 3 milioni di euro, tra maggio 2017 e gennaio 2021, per il quale carabinieri e polizia militare hanno notificato 14 ordinanze di custodia cautelare, 10 obblighi di dimora. Coinvolti 12 militari dell'Aeronautica e altrettanti civili. Notificati anche 15 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Gli indagati sono 39. Due di questi sono ciociari. Si tratta di un ceccanese di 61 anni e di un ferentinate di 50.
I carabinieri della polizia militare dell'Aeronautica militare di Roma Ciampino hanno dato esecuzione alle misure nelle province di Roma, Napoli, Caserta, Latina, Viterbo, Grosseto, Chieti e Ravenna.

L'accusa ipotizza una serie di reati: turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione per l'esercizio della funzione, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Le condotte contestate sarebbero avvenute a Roma, Ciampino, Pratica di Mare, Vigna di Valle, Furbara, Montecastrilli, Borgo Piave, Grazzanise e Somma Vesuviana. L'esecuzione dell'ordinanza costituisce l'epilogo di una complessa attività investigativa originata su delega della procura di Velletri, tesa a verificare - spiegano gli investigatori - la condotta illecita di due militari, entrambi effettivi all'epoca dei fatti al 2° reparto Genio A.M. di Ciampino e proprietari di una società edile privata, con quote di capitale pari all'85% e al 15%, con sede a Ciampino e attiva nel campo immobiliare.

Gli accertamenti finanziari svolti sul conto degli stessi - sostiene l'accusa - permettevano di stabilire come, tra uno dei due militari ed alcuni titolari di ditte edili legate da vincoli contrattuali con la forza armata, emergessero diversi e singolari movimenti di denaro, che sono stati oggetto di ulteriori approfondimenti. In base all'attività investigativa svolta venivano controllati 49 appalti per lavori in basi militari dell'Aeronautica, tra il Lazio e la Campania. All'esito degli accertamenti venivano contestate condotte illecite che coinvolgevano, a vario titolo, anche altri militari e responsabili di altrettante ditte private cointeressate economicamente ai contratti.

In particolare, secondo le accuse, con un sistema viziato dall'irregolarità nell'assegnazione di appalti per la realizzazione di opere di immobili militari, le ditte venivano agevolate garantendosi l'assegnazione diretta dei contratti pubblici. I due militari titolari della ditta privata ricevevano in cambio prestazioni d'opera e materiali per propri fini e gli altri appartenenti alla forza armata coinvolti consapevolmente consentivano tali condotte, venendo meno - ritiene la procura di Velletri - ai doverosi obblighi di vigilanza e controllo.

L'Aeronautica Militare, dopo le prime evidenze investigative e l'esecuzione dei primi atti, avviava un'inchiesta amministrativa interna nel periodo monitorato - dal maggio 2017 a gennaio 2021 - confluita nella documentazione probatoria, che avrebbe confermato le irregolarità emerse in ordine alle procedure di assegnazione degli appalti. Ora si è in attesa degli interrogatori di garanzia nel corso dei quali gli indagati avranno modo di difendersi dalle accuse loro contestate.