«Stiamo lavorando per quantificare i danni e programmare la messa in sicurezza. Abbiamo convocato una giunta comunale straordinaria per lo stato di calamità e le misure urgenti. Ma serve fare programmazione. Ecco perché è più che mai necessario un tavolo tecnico con Regione, Provincia, Astral e tutti gli attori coinvolti per stabilire interventi di prevenzione fondamentali». A parlare ieri mattina è il sindaco di Castelnuovo Parano, Oreste De Bellis, che durante la bomba d'acqua di sabato era già in campo. E che ieri, insieme alla protezione civile (che ringrazia) era al lavoro per quantificare i danni. Davvero ingenti a Castelnuovo, un paese sommerso - come nel 2020 - dall'acqua: un intero territorio in difficoltà, con il tratto della superstrada 630 bloccato per ore.

Tutti i piani bassi, i garage e le strade completamente allagate, ha spiegato ancora De Bellis: zona Borgo ha registrato un intero isolato allagato, la frazione Casali è stata raggiunta da una cascata d'acqua proveniente da monte Calvo. Numerose anche le abitazioni private danneggiate: diverse le famiglie che si sono messe in salvo raggiungendo i piani superiori degli immobili. Altrettante le frane. Per fortuna danni ingenti, tanta paura ma nessun ferito. «Tanti i danni anche alle strutture pubbliche, ma meno rilevanti rispetto a quelli registrati nelle abitazioni private proprio grazie a quegli interventi messi in atto dopo la grande calamità del 2020. Servono opere di prevenzione» ha sottolineato ancora il primo cittadini De Bellis. Così come Castelnuovo, anche le amministrazioni di Ausonia e Sant'Ambrogio hanno fatto sapere di essere pronte a dichiarare lo stato di calamità naturale.

Danni e incidenti ovunque
Non c'è stato un Comune del Basso Lazio risparmiato da disagi e danni da maltempo: dal grosso ramo spezzato in pieno centro a Cassino all'auto finita nel canale alle "Giunture" - con l'autista trasferito in codice rosso in ospedale - passando per le tante zone di Sant'Angelo, Cervaro, Vallemaio, Sant'Elia, Sant'Ambrogio e Ausonia in cui si sono registrati disagi notevoli. Senza dimenticare la superstrada Cassino-Formia, interdetta al traffico per ore al bivio per Ausonia. Come a Castelnuovo, anche a Coreno Ausonio il sindaco Costanzo ha allertato subito la protezione civile con l'apertura del Centro operativo comunale e l'invito sui canali social istituzionali di restare a casa. Invito diramato in tempi record da molti sindaci della Valle dei Santi e del Basso Lazio. Stesse procedure adottate dal sindaco di Ausonia, Cardillo, che attraverso il Coc ha predisposto la pianificazione d'emergenza.

La macchina dei soccorsi - con protezione civile, volontari, amministratori e carabinieri in campo - è stata eccezionale. Ieri mattina, poi, sono scattate le ricognizioni: danni alla strada provinciale 89 a San Giorgio. Il ringraziamento del sindaco Lavalle è andato proprio ai carabinieri, alla protezione civile, alle ditte intervenute per liberare la strada oltre - ovviamente - a tutti i volontari della protezione civile regionale che hanno operato all'unisono con i vigili del fuoco. Danni a Sant'Ambrogio, con diverse zone interessate dalle frane: via Cavour è stata liberata nella mattinata di ieri, mentre via Paradiso - ha fatto sapere il sindaco Messore - sarà riaperta oggi dopo un intervento. Chiusa, invece, via Chiaia dove dovrà essere rimosso un palo dell'alta tensione.

Il "grazie" di Messore è andato pure all'assessore regionale Ciacciarelli e al presidente dell'Egaf Buschini per l'impegno e la solidarietà. Proprio Ciacciarelli ha dichiarato: «Parliamo di danni ingenti che vanno riconosciuti come tali. Interesserò la Regione e gli uffici preposti per verificare i presupposti della dichiarazione dello stato di calamità per queste zone. Sempre vicino alla mia comunità, soprattutto in questi momenti difficili».