Istigazione alla corruzione, peculato, truffa, autoriciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche derivanti dal sisma bonus acquisti: tre imprenditori nei guai. Queste le accuse mosse (a vario titolo) dalla procura di Cassino - pm Alfredo Mattei - nei confronti di tre professionisti a cui sono state notificate, giovedì, misure cautelari differenti che vanno dal divieto di dimora nel territorio del Comune di Cassino all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria fino al divieto di esercitare per un anno qualsiasi attività d'impresa.

Tra i tre, l'imprenditore ed ex consigliere comunale di minoranza Salvatore Fontana (pronto a presentare ricorso al Riesame per il tramite degli avvocati Sandro e Vittorio Salera e Paolo Marandola) unitamente a Paolo Di Laura Frattura (ex presidente della Regione Molise) e Stefano Amadori. Tutti e tre saranno presto ascoltati.
La maxi inchiesta trae origine da alcune frasi pronunciate in consiglio comunale dal sindaco Enzo Salera nel dicembre del 2020 quando affermò pubblicamente che c'era stato un tentativo di pilotare un appalto per l'efficientamento energetico della città.

«Dopo una mia denuncia, la magistratura ha avviato una indagine - ha commentato ieri il sindaco Enzo Salera a domanda diretta - ma resto garantista fino alla fine, anche con gli avversari politici. Non ho mai commentato e mai commenterò le vicende giudiziarie, lasciamo che venga fatta chiarezza da parte della magistratura. Sarò contrario a qualsiasi richiesta di consiglio comunale, massimo rispetto per la magistratura, massimo rispetto per gli indagati».

E, infatti, dopo il "la" in assise, le successive indagini eseguite dalle Fiamme Gialle di Cassino hanno consentito, in primis, «di acquisire elementi circa l'ipotizzata condotta di istigazione alla corruzione perpetrata nei confronti di un consigliere di maggioranza del Comune di Cassino, all'epoca anche Presidente della Commissione consiliare lavori pubblici, allo scopo di indurlo ad attivarsi, anche presso il sindaco, affinché fosse affidato ad una società l'appalto per l'efficientamento energetico da parte del Comune.

Al fine di ottenere quanto richiesto, al consigliere comunale sarebbe stata offerta, ma rifiutata, una remunerazione in denaro, non meglio quantificata, ovvero la possibilità di gestire le assunzioni di personale locale da destinare ai lavori di efficientamento energetico».
Insieme ai tre principali coinvolti, indagato anche Gabriele Tanzi che avrebbe "caldeggiato" l'affidamento alla società presso lo stesso presidente di Commissione.

Il secondo troncone
In questo primo filone, se ne innesta un secondo relativo all'ipotesi investigativa di costruzione abusiva di un complesso immobiliare in pieno centro cittadino (quello dell'ex mercato coperto) e la successiva vendita degli immobili realizzati. Complesso per il quale, per un periodo (soli quattro mesi) Fontana risultò direttore dei lavori. Per le Fiamme gialle per l'ex mercato coperto si sarebbe proceduto «usufruendo indebitamente di erogazioni pubbliche derivanti dal cosiddetto "sisma bonus acquisiti"». L'immobile, del valore di circa 26 milioni, è costituito da 71 appartamenti, 22 locali commerciali e 63 garage e magazzini.

«Disposto pure il sequestro preventivo finalizzato alla confisca nei confronti della società e, in caso di incapienza, dell'amministratore di fatto e di diritto, dell'importo di 2.534.400 euro, corrispondente all'ammontare dei crediti ceduti dagli acquirenti degli appartamenti alla società venditrice, nonché il sequestro preventivo di 415.000 euro, corrispondente al profitto del reato di autoriciclaggio», fanno sapere ancora dal Comando provinciale.

Altri filoni
Nella vastissima inchiesta delle Fiamme gialle sono di fatto confluite una serie di mini-indagini relative a ipotesi di reato non direttamente correlate al troncone iniziale. Ad esempio sarebbero emersi indizi anche nei confronti «di due sanitari (Gaetano Marrocco e Lucio Delicato), circa una condotta di peculato per aver somministrato a gennaio e febbraio 2021 due dosi di vaccino anti Covid-19 pur non rientrando il soggetto in alcuna delle categorie che aveva diritto di usufruire in quel momento della prestazione» fanno sapere dal Comando provinciale. Indagati come beneficiari della dose, Bruno Mignanelli e Massimiliano Mignanelli (consigliere comunale).

Quest'ultimo ha dichiarato: «Essendo soggetto fragile, con infarto nel 2014, ho chiesto e ottenuto regolare autorizzazione alla Asl per poter effettuare il vaccino Pfizer e così mi sono rivolto al mio medico per la somministrazione.
Tra le altre cose, i primi ad essere vaccinati, oltre ai soggetti fragili, sono stati i dipendenti anche di scuole e di università come me». Ora con l'avvocato Giuseppe Cece manderà tutta la documentazione in suo possesso agli inquirenti.

Gli altri indagati
Sono state dunque 17, in totale, le persone che hanno ricevuto l'avviso di conclusione indagine.
Tra queste c'è anche l'ex sindaco di Cassino, oggi consigliere comunale di minoranza, Giuseppe Golini Petrarcone per favoreggiamento personale: escusso come persona informata dei fatti ne avrebbe rivelato il contenuto a Bernardo Pirollo (favoreggiamento personale) affinché venisse informato Fontana; Salvatore Di Costanzo e Pietro Di Costanzo (abuso edilizio), Giovanni Argentino (istigazione alla corruzione); Massimo Cavaliere (falso amministrativo) e Angelo Di Giorgio (truffa).