«Ma perché vogliono parlare con noi? Dove stanno la notizia e il clamore?». Poche parole per raccontare la reazione degli studenti di Pontecorvo, finiti alla ribalta dei media nazionali per la scelta fatta qualche giorno fa: rinunciare al viaggio d'istruzione in Sicilia, il primo dopo la pandemia, per essere tutti presenti alla festa di 18 anni della loro amica e compagna di classe disabile. I ragazzi 4.0, abituati alle piazze e alle vetrine virtuali ma schivi con i media, hanno fatto sapere attraverso i professori di non voler essere intervistati perché per loro «è una cosa normale» e non un gesto straordinario.

A parlare dopo la visita nell'istituto di via XXIV Maggio del sindaco Rotondo, del vice Longo e del presidente del consiglio comunale Carnevale, sono stati anche alcuni professori. Una storia, quella che arriva dal liceo Scientifico della città fluviale, che ha posto nella giusta dimensione "La meglio gioventù" dei nostri tempi, spazzando via con un colpo di spugna il cattivo esempio di altri giovani della stessa zona, colpevoli di aver bestemmiato durante la processione del venerdì santo.

«Ragazzi commossi e un po' sorpresi per l'eco che ha avuto questa notizia» ha commentato il sindaco Anselmo Rotondo dopo la visita alla 4° C. Preannunciando, poi, che la prossima settimana inviterà gli studenti in assise, insieme all'assessore regionale alla Disabilità, per congratularsi con loro pubblicamente. «In un mondo in cui il senso di solidarietà è stato un po' dimenticato e proprio nella settimana in cui Pontecorvo è balzata all'attenzione dei media nazionali per l'episodio increscioso della bestemmia durante la processione, questo gesto di grande amicizia è motivo di grande orgoglio. La migliore Pontecorvo è questa e ieri mattina li abbiamo trovati un po' frastornati per tanta attenzione. Mi auguro che restino sempre così, che siano un esempio come lo sono oggi».

«Abbiamo assistito a due episodi antitetici in poche ore: i ragazzi che hanno bestemmiato durante la processione, altri che sono diventati un esempio per tutti. Non posso che ringraziare le famiglie degli studenti della 4° C per come li hanno educati e la scuola per il percorso che ha intrapreso con loro» ha aggiunto Anna Grazia Longo, vicesindaco e assessore all'Istruzione. «Siamo piacevolmente colpiti da questo gesto. In un momento storico in cui si sente parlare solo di violenza, baby gang e sopraffazioni vedere il comportamento "sano" dei ragazzi, che testimoniano la vicinanza a una compagna disabile è molto educativo. Noi confidiamo su questi giovani, ai quali le famiglie hanno saputo dare insegnamenti e valori importanti» ha aggiunto il presidente dell'assise, Fernando Carnevale.

«I giovani hanno dimostrato di aver compreso la lezione più importante, quella della vita» ha poi aggiunto a margine il consigliere comunale e neo eletta nell'assemblea nazionale del Pd, Annalisa Paliotta, che poi ha rivolto un encomio «alla dirigente scolastica Cipriano, ai docenti e alle famiglie», esprimendo «ammirazione nei confronti di questi ragazzi».

Non meno emozionati i professori. «Ciò a cui i ragazzi tengono in modo particolare è che questa scelta, fatta in modo spontaneo, non passi come una cosa "straordinaria" ma come un gesto di amicizia - ha spiegato il professore di Latino, Enzo Franchini - Vivono l'inclusione come una cosa normale. Si tratta di un gesto molto bello, che ci rende orgogliosi come insegnanti». I ragazzi hanno comunicato ai professori la loro decisione di non partecipare al viaggio, quasi con il timore di giustificare questo improvviso cambiamento. «Questo rende molto il loro atteggiamento» ha aggiunto il professore. Che spiega ancora: «Un gesto che ha arricchito tanto tutti noi, che abbiamo lavorato in perfetta sinergia con le famiglie, dandoci nuova forza ed energia per le sfide future».