Celebrato ieri mattina, al Parco Matusa a Frosinone, il 171º anniversario della fondazione della polizia alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose. L'evento è stato presentato dall'imprenditrice culturale e scrittrice Claudia Conte. Dopo l'Inno d'Italia, eseguito dai musicisti del Conservatorio Licinio Refice, e la lettura dei messaggi inviati dalle massime autorità dello Stato, ha preso la parola il questore Domenico Condello il quale ha ripercorso i tratti salienti della storia della polizia di Stato, una storia di impegno, passione e sacrificio, troppe volte pagata a caro prezzo da migliaia di donne e uomini che hanno dedicato interamente la loro esistenza e in molti casi perso la vita, per garantire la sicurezza dei cittadini e difenderne la libertà.
Nel corso della cerimonia, al personale della polizia di Stato che si è particolarmente distinto per spiccate capacità professionali, sono state conferiti attestati ed encomi. Encomio solenne consegnato alla memoria del vice sovrintendente Loris Casale e ritirato dalla madre, la signora Antonietta Cerasi. La storia delle donne e degli uomini della polizia di Stato, impegnati quotidianamente al servizio della gente e delle istituzioni democratiche, è stata anche raccontata in un video realizzato con la collaborazione dell'Accademia di Belle Arti, un mosaico di competenze, dove le specificità sono i preziosi tasselli che la compongono e le interconnessioni tra di esse ne fanno l'istituzione forte e affidabile.
Madrina d'eccezione della manifestazione è stata Isabella Ferrari, che tutti ricordiamo, anche nelle vesti di Giovanni Scalise, in Distretto di Polizia, che ha declamato un monologo, liberamente tratto dal libro di Annalisa Strada, insegnante bresciana, che racconta la storia di Emanuela Loi, la prima agente di polizia morta in servizio il 19 luglio 1992. Insieme ad Emanuela Loi persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Isabella Ferrari è stata omaggiata con un'opera dell'artista Fausto Roma. Momenti musicali, sempre realizzati dagli studenti del Conservatorio, hanno allieto il numeroso pubblico. Premiato, inoltre, il più anziano poliziotto iscritto all'ANPS e che ha prestato servizio in provincia di Frosinone, il sovrintendente Riccardo Chianese.
Per l'occasione sono stati allestiti stand delle specialità (Stradale, Sicurezza cibernetica, Ferroviaria), del codice rosso contro la violenza di genere, "La nostra storia" ed aree tematiche con il pullman azzurro, un'aula scolastica multimediale itinerante dove i poliziotti della Stradale sono maestri di sicurezza, per assistere a lezioni a base di giochi a tema, filmati e cartoni animati, il Fullback, il mezzo equipaggiato con le più moderne tecnologie per gli accertamenti di Polizia Scientifica, la mostra statica con le auto e moto della polizia, compresi i mezzi storici ed i nostri cimeli. Presenti gli atleti del gruppo sportivo Fiamme Oro Rugby ed i cinofili della Polizia di Stato, con il cane antiesplosivo War. È stata l'occasione anche per sensibilizzare sull'importante gesto della donazione del sangue.
Il bilancio
Nella circostanza sono stati anche evidenziati i risultati raggiunti nella prevenzione e nel contrasto alla commissione di reati. Prima di elencare alcuni dati il questore ha ricordato l'omicidio avvenuto a Frosinone lo scorso maggio, poco dopo il suo insediamento, di Romina De Cesare, per mano del suo ex fidanzato Pietro Ialongo sottolineando «anche se le indagini della squadra mobile hanno consentito di individuare l'autore e sottoporlo a fermo in tempo di record, quel terribile omicidio ha lasciato una cicatrice indelebile nella nostra comunità. Un fenomeno in crescita nazionale quello della violenza di genere: 180 i casi di codice rosso trattati dalla questura sul nostro territorio dall'inizio del 2022». Con la collaborazione delle associazioni si è riusciti a ridurre al minimo danni irreversibili. «Il ritorno alla normalità a seguito della pandemia ha fatto registrare anche da noi una ripresa delle attività delinquenziali in tutti i settori - ha aggiunto il questore - in modo particolare quello del traffico di sostanze stupefacenti e la questura di Frosinone ha reagito adeguatamente. Controllati nel 2022 sul nostro territorio 53.000 persone, denunciate oltre 800, arrestate 150 e sequestrato 20 armi». Ma il dato più rilevante si riferisce all'enorme quantità di sostanza stupefacente sequestrato che «ammonta a 1.700 kg di droga, ci pone ai primi posti in ambito nazionale e suggerisce una doverosa e attenta riflessione». Importanti operazioni hanno annientando due organizzazioni criminali dedite all'usura e al traffico di sostanza stupefacente. Aumentata, inoltre, la presenza sulle strade e triplicati i controlli su mezzi e persone. Inflessibili anche con i titolari dei locali pubblici «che non rispettano le regole basilari poste a salvaguardia della sicurezza e incolumità pubblica. Sospesa la licenza a 18 attività commerciali». Ecco i motivi: somministrazione a minori di alcolici sfociate in quattro intossicazioni etiliche con conseguenze gravissime, risse o spaccio di droga. Nel 2022 numerose attività anche sulle strade e autostrade con 17.000 contravvenzioni elevate e 190 kg di droga sequestrati. Un'articolata indagine ha portato all'arresto di 30 persone. Smascherati anche diversi truffatori che hanno raggirato gli anziani e restituiti preziosi di valore. Risposte anche sul fronte delle frasi informatiche, truffe on line e sex estorsion, con 106 persone denunciate, 1500 gigabyte di materiale informatico sequestrato e analizzato.