È festa oggi ad Alatri per San Sisto I, il patrono. Una festa, però, non per tutti, dato che la "ferita" per la tragica morte del giovane Thomas Bricca, avvenuta oltre due mesi fa, ancora sanguina, duole e interroga.
Tante sono le iniziative fin qui organizzate per ricordare il diciannovenne e anche stamattina non mancheranno i familiari e gli amici di Thomas a invocare, per l'ennesima volta, verità e giustizia. Il momento sarà quello della processione dietro la statua del Santo, che vedrà - come sempre - la comunità scendere in strada in segno di preghiera e di devozione.

Alla fine del corteo religioso ci sarà lo stendardo "Thomas nel cuore" e lo zio del ragazzo, Lorenzo Sabellico, invita chiunque volesse a unirsi al seguito. Una sorta di processione nella processione, che sarà composta, silenziosa e rispettosa ma con il fermo intento di non far dimenticare la vicenda di Thomas .
Intanto, nella famiglia dello sfortunatissimo giovane, serpeggia sempre più nervosismo. Una zia del ragazzo è stata esplicita: «Vogliamo delle risposte, signor Procuratore. Riferitegli che le vogliamo subito, non aspetteremo un altro mese».

Il punto sulle indagini
In merito alle indagini in corso, in questo periodo pasquale non sono emerse novità degne di nota.
Siamo fermi al lavoro dei carabinieri del Racis che stanno analizzando i dati del cellulare di Niccolò Toson, mentre analoga operazione verrà condotta su altri tre dispositivi telefonici mobili, ossia quelli dello zio di Niccolò, Francesco Dell'Uomo, della fidanzata e di un amico di Mattia Toson, fratello maggiore di Niccolò.
Mattia Toson, 22 anni, e il padre Roberto, 47 anni, restano gli unici due indagati sull'omicidio.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire nei minimi dettagli gli spostamenti e le azioni dell'intera famiglia Toson (e di chi è vicino a loro) in quella drammatica serata del 30 gennaio, costata la vita a Thomas.