«Mancano i pareri, i lavori non possono andare avanti. Sindaco fermati». Così l'opposizione della sala Di Biasio, quando la scorsa settimana si è recata in Procura per presentare un esposto sollevando le illegittimità procedurali che hanno caratterizzato l'avvio del cantiere per la riqualificazione del corso della Repubblica, opera bandiera dell'amministrazione Salera. Una motivazione tutt'altro che improvvida, anzi. Perché quei pareri sono necessari per attestare la legittimità di quell'intervento, ovvero che si tratta di un lavoro conforme alla legge e che non andrà a deturpare l'ambiente.
Ma la burocrazia ha un senso quando regola le risorse, o le persone, destinate alla realizzazione di un fine collettivo, non quando le subordina ad un tempo indefinito per ottenere una semplice risposta. Perché nel caso del corso della Repubblica, la richiesta alla Paesaggistica l'amministrazione comunale l'ha mandata a febbraio, senza però ottenere risposta entro i 40 giorni prescritti. Insomma: la richiesta è andata in scadenza.
In forza di questo, l'Area tecnica, onde evitare di rallentare l'intervento, ha emanato una determina per accreditarsi la responsabilità dell'intervento, facendo leva sul cosiddetto "silenzio-assenso". Un atto che l'opposizione ha impugnato presentando un'integrazione all'esposto: «Si tratta di una determina illegittima, perché il silenzio-assenso non vale per un'opera di questo genere», tuonò il consigliere Leone uscito dalla Procura. Legittima o meno, sarà la Magistratura ad accertarlo. Anche se da piazza De Gasperi sminuiscono le accuse: «Non riesco a capire dove si trova il dolo, ovvero il reato penale accertato, nei lavori che stiamo facendo», si difende il sindaco Salera.
Le altre riqualificazioni
La lentezza burocratica, rischia di rallentare, e non di poco, anche gli altri cantieri in procinto di partire, tutti già finanziati dal Pnrr. Soldi che lo Stato ha messo a disposizione per ammodernare il Paese, e che il governo civico ha stanziato per riqualificare alcune aree simbolo della città: il Teatro romano, lo stadio Salveti, la Colonia solare, il Centro anziani di Fontanarosa e la Villa comunale. Proprio quest'ultimo progetto, dovrebbe partire nelle prossime settimane: prevede la ricostruzione del ponticello all'interno del parco, la riqualificazione del prato e la realizzazione del Parco del Gari.
Per un totale di circa due milioni di euro. Ma anche in questo caso, però, i pareri, a quanto pare, non sono arrivati. Almeno non tutti. Un fatto che potrebbe verificarsi anche per le altre opere, rallentando i cantieri e rischiando così di sforare le scadenze.
L'opposizione è pronta a dare battaglia anche in questi casi, replicando quanto fatto per il Corso. Tenere le ruspe ferme e i cantieri chiusi non piace a nessuno. Figuriamoci se ciò dovesse avvenire per un semplice atto di formalità.