Sarebbero stati cinque giovanissimi. Il più piccolo ha 15 anni, gli altri 16 e 17. Avrebbero rimosso i tappetini dall'area giochi per posizionarli nella vicina piazza e formare una svastica enorme.
Le indagini, subito avviate dai carabinieri dopo la segnalazione nella mattina di Pasqua, hanno portato all'identificazione dei giovanissimi del posto. Sono al vaglio ora i provvedimenti da prendere, trattandosi anche di minorenni. Il più piccolo, come detto, ha quindici anni.

Il gesto è stato condannato dalla comunità, dagli amministratori e dai politici. Sarebbe stato compiuto nella notte tra sabato e domenica, dopo la tradizionale messa di Pasqua. A quell'ora i fedeli sono usciti dalla chiesa al termine della veglia pasquale e tutto era in ordine.
Il sindaco Emiliano Cinelli si è detto rammaricato «come sindaco di Monte San Giovanni Campano condanno fermamente il vile gesto di chi tenta di mettersi in mostra con argomenti di cui non sa nemmeno il significato e con il solo risultato di aver distrutto lo spazio giochi dei bambini».

Condanna anche dai gruppi politici monticanti del Pd, Lega e Fratelli d'Italia. Sdegno anche dal presidente della Provincia Luca Di Stefano «Non è possibile trovare alcuna giustificazione a quanto accaduto, un simbolo che riconduce a violenza e abominio. Inoltre, per realizzarlo è stato distrutto un parco. Inaccettabile» e dalla consigliera regionale Sara Battisti «Si tratta di un atto inqualificabile. E il tentativo di derubricare il tutto a una bravata è inammissibile. Questi sono gesti figli di una cultura politica che in questi anni ha inneggiato a fascismo e nazismo, in Italia e in Europa».

La notizia della bravata compiuta dai minorenni ha destato sdegno anche da parte della comunità. Mai i cittadini si sarebbero aspettati di svegliarsi la mattina di Pasqua con l'enorme simbolo nazista in piazza. Tra l'altro realizzato danneggiando il vicino parco giochi dei bambini da dove sono stati smontati i tappetini utilizzati per formare la svastica.