Lo stabilimento di Cassino non è più in discussione. Anzi ormai è candidato ad essere tra i più "luminosi" dell'universo Stellantis. Il trend di crescita è stato fotografato anche questa volta dalla Fim Cisl che, ieri a Torino, ha illustrato il report del primo trimestre dell'anno. In generale la produzione della multinazionale è stata pari a 188.910 vetture (+4,8 %), in crescita rispetto al 2022. Tutti gli stabilimenti dell'auto hanno "chiuso" in positivo, in flessione solo i commerciali.
I numeri in "casa"
La produzione nel I° trimestre a Cassino Plant è di 14.410 unità che rappresentano una crescita rispetto ai trimestri dei quattro anni precedenti. Ma tutto ciò non deve trarre in inganno, le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono maggiori rispetto alla propria capacità produttiva. Se osserviamo il 2017 o il 2018, anni in cui oltre a Giulietta c'era la salita produttiva di Stelvio e Giulia, le produzioni erano esattamente il doppio con oltre 1.200 occupati in più.
La "corsa" del Grecale
L'attuale produzione è rappresentata per il 19% da Alfa Romeo Giulia, il 38% dall'Alfa Romeo Stelvio e il 43% dalla nuova Maserati Grecale, quest'ultima in continua salita con la buona probabilità di superare le due Alfa, insieme. È iniziata anche la produzione della Maserati Grecale Bev per la quale si stima nella seconda parte del 2023 una crescita ulteriore in termini di volumi. «La presenza di una piattaforma premium con motorizzazione elettrica, è un'opportunità per lo sviluppo futuro anche sui due modelli Alfa Romeo presenti nel Plant», ha dichiarato ieri il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano.
Il futuro è... vicino
Al rientro dalle festività pasquali saranno ultimati i lavori di unificazione della verniciatura, l'attività produttiva nelle prossime settimane sarà ripristinata sui due turni. Mentre nel mese di agosto verranno completati i lavori di unificazione della lastratura. Dall'inizio dell'anno sono stati circa 17 i giorni di fermo produttivo, che hanno riguardato la fase d'inizio anno a cui si sono aggiunti quelli necessari per l'unificazione della verniciatura, e qualche giorno di fermo produttivo per mancanza di materiali. «Entro fine mese è in scadenza il Cds - ha aggiunto Uliano - l'azienda sta valutando di non rinnovarlo dato il numero esiguo di lavoratori attualmente coinvolti (circa 60 lavoratori). La recente assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Stla Large Bev è molto positiva e con prospettive occupazionali promettenti per il sito di Cassino per il territorio e nazionale. Come Fim-Cisl ci siamo battuti negli ultimi mesi per assicurarci questa piattaforma che rappresenta una novità molto importante viste le difficoltà degli ultimi anni vissute dallo stabilimento ciociaro per i bassi livelli produttivi. Dopo la partenza produttiva della Maserati Grecale e il lancio di questo investimento le condizioni future di questo stabilimento non sono più in discussione. Ora chiederemo al Gruppo quanto prima di definire i tempi e i modelli futuri destinati allo stabilimento».
Forniture in ripresa
La crisi dei microchip e, poi in generale, gli "approvvigionamenti" nel settore dell'automotive hanno rallentato le produzioni in ogni singolo stabilimento. Ora, pian piano, si inizia a risalire la china. «I segnali che abbiamo sul fronte forniture sembrano in miglioramento, questo dovrebbe contribuire a migliorare i volumi complessivi nel corso d'anno e con i lanci produttivi a pieno regime potrebbero riportare le produzioni al periodo pre-covid. Il Polo produttivo di Torino e di Pomigliano d'Arco sono le realtà che hanno la crescita maggiore in termini di volumi, grazie alla 500 elettrica e Alfa Romeo Tonale. Anche lo stabilimento di Cassino con la partenza delle produzioni di Maserati Grecale stanno determinando un contributo importante in termini di volumi».