Un commissario straordinario con pieni poteri per la gestione della Segreteria tecnico operativa (STO) dell'Egato 5. È la richiesta avanzata dal presidente della Provincia Luca Di Stefano, che ha inviato una lettera al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e alla direzione regionale lavori pubblici, stazione unica appalti, risorse umane e difesa del suolo. L'Egato 5 si occupa della pianificazione e del controllo di gestione del servizio idrico integrato. E la Sto è il suo braccio tecnico.
«Un atto improrogabile volto a tutelare tutti i Comuni coinvolti e i rispettivi cittadini – ha detto Di Stefano – Sono state riscontrate ed evidenziate, da parte del revisore unico, delle criticità e anomalie in relazione ad adempimenti fiscali e tributari di rilievo sui quali l'amministrazione non è intervenuta in alcun modo.

Sulla fase di stallo che si è venuta a creare non potevamo soprassedere ancora a lungo. La mancanza di dialogo e di comunicazione, anche formale, dei rappresentanti deputati a fondamentali adempimenti per la tutela dell'ente di governo, consultando anche gli organismi preposti, ci ha spinto in questa direzione». Dunque Di Stefano ha messo per iscritto queste anomalie e ha deciso di intervenire «per non mettere ulteriormente a rischio i principi basilari di efficienza, economicità e trasparenza dell'azione amministrativa – ha aggiunto – Stiamo parlando anche di una forma di tutela per i cittadini della Provincia di Frosinone che non possono pagare ulteriormente le possibili leggerezze di una macchina amministrativa che ha come fine ultimo quello di tutelarli».

Una decisione condivisa anche da Enrico Pittiglio, capogruppo provinciale del Pd. «Le eventuali anomalie rilevate in relazione ad adempimenti fiscali e tributari, infatti, motivano e giustificano la decisione di Luca Di Stefano che sostengo convintamente – ha evidenziato Pittiglio – Non devono essere i cittadini a pagare eventuali errori commessi dagli enti preposti». Insomma una presa di posizione clamorosa e per certi versi anche singolare, considerando che la Sto è la struttura tecnica dell'ambito territoriale presieduto appunto dal presidente della Provincia. La domanda è: si poteva procedere intervenendo direttamente? Il fatto che la richiesta di commissariamento sia indirizzata alla Regione testimonia come la situazione per Di Stefano sia diventata irrecuperabile.