Identificati i presunti autori del furto delle tre biciclette elettriche rubate dalla scuola media "Giovanni Vinciguerra". Con un lavoro meticoloso, i carabinieri del Comando compagnia di Anagni avrebbero identificato i presunti responsabili della sparizione delle bici scomparse dall'inedito magazzino di via Sant'Angelo. Si tratterebbe di più persone, circostanza che avvalora la tesi che oltre al furto con scasso possa configurarsi anche il reato più grave di associazione per delinquere. Salvo che, ipotesi al momento tutta da dimostrare, non si sia trattato di un furto su commissione; a quel punto l'indagine potrebbe allargarsi a macchia d'olio.
La "telenovela" relativa alle bici elettriche finanziate dalla Regione Lazio sembra non avere fine. Il progetto presentato dal Comune (amministrazione Bassetta) per il bando di concorso "Reti di impresa tra attività economiche su strada" venne promosso dalla Pisana. Furono ben 82, a fronte delle 30 richieste dal bando, le attività che decisero di fare rete e chiedere insieme al Comune il finanziamento previsto, di centomila euro, scegliendo come proposta da finanziare il miglioramento della mobilità sostenibile. Tra le iniziative contenute nel progetto, prevalse quella relativa al bike sharing. Si tratta del noleggio gratuito di biciclette elettriche, un mezzo di trasporto alternativo all'utilizzo dell'auto e non inquinante, con l'installazione di stazioni nei pressi del parcheggio multipiano di San Giorgetto, del parcheggio di via Piscina e la terza ai piedi della scalinata di San Vincenzo.
Dopo l'acquisto dei mezzi, anni di misteri e polemiche, e finalmente l'estate scorsa s'è dato avvio al progetto, curato da terzi. Qualche bici è sparita tempo fa dalle postazioni, e ultimamente analoga sorte è toccata alle tre riposte in magazzino assieme alle altre per la stagione invernale. Il discutibile funzionamento delle telecamere ha impedito la immediata individuazione dei colpevoli, che sarebbero quindi stati identificati in attesa delle decisioni del magistrato.