Non si è spenta in città l'eco del pomeriggio di violenza, vissuto domenica scorsa nello stadio comunale "Dante Popolla". Una serie di tafferugli tra le tifoserie del Ceccano Calcio e del Roccasecca, culminati con il lancio di oggetti e sassi, che hanno causato contusi e due feriti, il più grave dei quali è un 47enne ceccanese trasportato allo "Spaziani" di Frosinone. Violenze scatenate da vecchie ruggini tra i supporters delle due squadre, che sono esplose all'interno e all'esterno dello stadio nonostante il massiccio spiegamento delle forze dell'ordine, formato da carabinieri e polizia. Risse furibonde che militari e agenti sono riusciti a stento a contenere, ma che hanno fatto scattare le indagini per individuare i facinorosi autori degli episodi più gravi, soprattutto attraverso le immagini riprese dalle telecamere. Tanto che starebbero già partendo le prime denunce, oltre alle sanzioni amministrative e sportive come il Daspo.

La nota della società
Dopo più di un giorno dai fatti del "Popolla", è arrivato anche un comunicato ufficiale del Ceccano Calcio 1920.
Il club rossoblù, riportiamo testualmente, «esprime la massima solidarietà e la vicinanza alle persone che domenica pomeriggio sono rimaste ferite nei violenti e inqualificabili scontri avvenuti al termine della gara tra Ceccano e Roccasecca. Come società prendiamo con forza le distanze da questo "modus operandi", che mina gravemente gli sforzi della società stessa, della squadra, dei dirigenti e dello staff tecnico. E soprattutto lede la civiltà e la dignità di chi tutte le domeniche viene al "Popolla" per sostenere i colori della propria città. Abbiamo deciso di aspettare qualche ora - spiega la dirigenza rossoblù - prima di diffondere questo comunicato, per evitare di reagire a caldo a quanto è successo. Ma certamente non possiamo esimerci dal prendere questa posizione di condanna nei confronti di chi ha deciso di calpestare i valori dello sport, lasciando il calcio in ultimo piano, per sostituirlo con la barbara e cruda guerriglia all'ultimo sangue». Quindi, la nota sottolinea: «Questi metodi non appartengono alla nostra società, che anzi vuole tutelare il tifo e il sostegno sano, sportivo e civile. Nemmeno i nostri ragazzi in campo meritavano una fine così, costretti ad assistere a scene immonde e privati dell'applauso del loro stadio. Oltre cento anni di storia a tinte rossoblù meritano certamente maggiore rispetto». Il comunicato si conclude con un ringraziamento e una netta presa di distanza dai responsabili delle violenze allo stadio: «Intendiamo rivolgere un ringraziamento alle forze dell'ordine che hanno operato per ristabilire la tranquillità, e chiediamo umilmente scusa anche ai tanti residenti che hanno visto rovinato il loro pranzo domenicale. Il Ceccano Calcio 1920 è passione, è storia, è sport, è rispetto. Tutto ciò che domenica scorsa è stato calpestato dalle azioni di pochi facinorosi. Nel ribadire la condanna di tali atti, chiariamo con fermezza che quei pochi non rappresentano la società e la stragrande maggioranza del popolo rossoblù».