Tutti dicono che la bonifica della discarica di via Le Lame è una priorità. È un argomento buono per tutte le stagioni, in ogni campagna elettorale. Le forze politiche cavalcano da sempre questa problematica, ma a conti fatti, poi, poco si è mosso. La montagna inerte di rifiuti è lì, a due passi dal fiume Sacco, da troppo tempo. Una bomba ecologica. Diversi mesi fa è stata bandita una gara dalla Regione Lazio che si è chiusa il 28 ottobre dello scorso anno, ma, a oltre cinque mesi di distanza, ancora non si conosce l'esito.

La procedura aperta finalizzata alla stipula di un accordo quadro, con un solo operatore economico, per l'affidamento del servizio di messa in sicurezza e caratterizzazione ambientale per il sito "ex Discarica Le Lame - Sin Bacino del Fiume Sacco", per l'importo di 10.825.210,86 euro, non ha un vincitore e non si sa quanto ancora debbano aspettare i cittadini di Frosinone per iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel. Dopo i tanti annunci e i buoni propositi degli ultimi anni da parte della Regione Lazio, specialmente durante l'amministrazione Zingaretti, la bonifica, attesa da tanto tempo, è, di fatto, ferma al palo.

In attesa delle decisioni della burocrazia regionale, in base al capitolato d'appalto, di cosa dovrà occuparsi l'aggiudicatario della gara? Innanzitutto, si configurerà come detentore sia dei rifiuti da rimuovere dalla discarica sia di quelli prodotti durante l'esecuzione delle attività oggetto del capitolato d'appalto, e dovrà assolvere, quindi, a tutti gli obblighi del produttore nell'ambito della gestione dei rifiuti stessi. Sarà onere dell'aggiudicatario verificare la coerenza delle autorizzazioni dei trasportatori e degli impianti di destino, l'esito di questa valutazione dovrà essere condiviso con il committente.

I servizi previsti sono: predisposizione del sito; ripristino della viabilità e del sistema di raccolta acque meteoriche; censimento e ripristino dei piezometri esistenti; verifica della presenza di eventuali sorgenti di contaminazione non note e stato del corpo rifiuti; caratterizzazione e progettazione preliminare di bonifica; realizzazione sondaggi, piezometri e sonde sgs; caratterizzazione idrogeologica; campionamento e analisi matrici ambientali; rimozione rifiuti delle indagini; documenti della caratterizzazione; messa in sicurezza con realizzazione di sondaggi nel corpo discarica; prelievo di campioni e analisi dal corpo discarica; rimozione e ripristino telo di copertura sorgente primaria; rimozione della sorgente primaria di contaminazione; eventuale trattamento delle acque sotterranee.

L'affidamento dei lavori avverrà in base al criterio di aggiudicazione del minor prezzo. L'accordo quadro avrà durata di trenta mesi. Ma, prima, si attende una svolta nei tempi di aggiudicazione. Ora i cittadini di Frosinone confidano nel fatto che il nuovo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e il nuovo assessore all'ambiente, Elena Palazzo, sappiano imprimere un'accelerata all'iter.