Non potrà avvicinarsi all'ex coniuge con divieto di accedere, anche per interposta persona, ai social network cui partecipi la donna e di comunicare con lei con strumenti telematici. È quanto ha deciso il gip del tribunale di Frosinone Antonello Bracaglia Morante a carico di un uomo di trentatré anni di Ferentino, indagato per atti persecutori con l'aggravante di aver commesso il fatto nei confronti di una persona cui era legato da una relazione affettiva.

In base a quanto ricostruito dalla procura di Frosinone, l'uomo, spesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e alcoliche, minacciava, molestava e ingiuriava l'ex consorte, che è assistita dall'avvocato Roberto Filardi, non rassegnandosi alla fine del matrimonio, avvenuta a ottobre 2021. L'uomo, su Whatsapp, chiedeva, con insistenza, alla donna informazioni sulle sue compagnie. Ma non solo avrebbe insinuato che uno dei figli non era suo, disinteressandosi della crescita dei bambini, ingiuriandola, facendo anche frequenti passaggi in auto sotto casa della donna per controllarla. Avrebbe anche percosso un amico della ex moglie, accusandolo di essere il nuovo compagno di lei. Tutto ciò aveva provocato uno stato d'ansia alla donna, che aveva paura di incontrare da sola l'uomo. Al punto di pensare di trasferirsi altrove.

Il gip nel giustificare la misura adottata descrive «condotte che si sono concretizzate in ripetute molestie, spesso con contenuto ingiurioso e minaccioso, poste in essere sia di persona che mediante telefono e messaggistica telematica». Tutto ciò avrebbe «provocato u cospicuo turbamento delle abitudini di vita». All'indagato viene pertanto contestata «la incontrollata condotta molesta, aggressiva e vessatoria tenuta verso la donna, caratterizzate dal requisito dell'abitualità». Il pubblico ministero nella richiesta di misura evidenzia che l'uomo «ha iniziato a nutrire una vera e propria ossessione nei confronti della ex coniuge a partire dal mese di ottobre 2021, quando, nonostante le parti fossero già separate legalmente e avevano tentato una riappacificazione, l'indagato decideva di continuare la relazione con un'altra donna».

L'uomo, nonostante fosse andato via di casa, continuava a controllarla al punto da contestarle il fatto di aver steso del bucato maschile, attribuendolo a un presunto compagno della ex. Inoltre, da febbraio l'uomo è diventato più assillante perché, ha evidenziato il pubblico ministero, «occupava abusivamente un'abitazione» vicino alla casa della persona offesa e «percuoteva un amico» della stessa e «gli danneggiava l'autovettura», con una mazza da baseball «perché pensava che avessero una relazione». La donna, sentita in merito alla denuncia, aveva segnalato che l'uomo non vuole che lei frequenti altri uomini, locali pubblici, uscire o fare tardi la sera, e che la tempesta di telefonata.

Stando così le cose il gip ha applicato all'uomo il divieto di avvicinamento alla donna, a mantenersi almeno a 50 metri da lei, ove casualmente incontrata, con divieto di accedere a Facebook e ad altri social cui partecipi la persona offesa e di comunicare con la stessa, anche per interposta persona, con qualsiasi mezzo.