Bidella caduta per le scale, il processo si avvia alla conclusione. Ieri in tribunale si è chiusa l'istruttoria con rinvio dell'udienza al 4 maggio per la discussione e la sentenza. La parte civile ha depositato la documentazione sull'utilizzo del servoscala e la corrispondenza tra sindacati e dirigenza scolastica per le modalità di utilizzo del badge.
A giudizio c'è la ex direttrice di un istituto superiore del capoluogo con l'accusa di lesioni colpose gravi. A denunciarla è stata la bidella che, nel luglio 2017, era caduta dalle scale mentre saliva al primo piano dove andava per passare il badge alla macchinetta.

La dipendente, che all'epoca era anche sindacalista, da tempo contestava alla preside il fatto di aver trasferito dal piano terra al primo piano il punto dove timbrare il cartellino all'apparecchio marcatempo. La prima contestava la difficoltà a salire al piano superiore stante alcuni problemi fisici (peri quali usufruiva della legge 104), la seconda invece aveva evidenziato la necessità dello spostamento per finalità di controllo anti-furbetti e la possibilità di accedere ai piani alti attraverso una piattaforma elettrica. Quest'ultima, secondo la bidella, non era mai stata collaudata, da qui la querelle con tanto di intervento dei sindacati.

Il processo, dopo il rinvio a giudizio della dirigente scolastica, è andato avanti davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone per quattro anni con l'audizione di una ventina di testimoni chiamati dalla procura, dalla parte civile, rappresentata dall'avvocato Claudio Coratella, e dall'imputata, assistita dall'avvocato Nicola Ottaviani.