Una scuola comunale che il Comune rischia di doversi ricomprare. Se non tutta, almeno il terreno che la circonda e che non risulta mai esser stato di proprietà dell'ente.
È lo strano caso dell'istituto Pietrobono di via Puccini. Tutto nasce dalla mancata regolarizzazione delle procedure d'esproprio e della trascrizione dello stesso nel momento in cui fu realizzato l'edificio che ospita, attualmente, gli studenti della scuola media del secondo istituto comprensivo di Frosinone. Il problema si è posto in questi giorni perché il terreno sul quale insiste il plesso potrebbe esser sequestrato e rientrare nell'ambito di una procedura fallimentare.
Tra i possibili scenari si palesa il rischio, concerto, che il terreno finisca all'asta. Gli uffici comunali ora sono al lavoro per capire per prima cosa com'è stato possibile non regolarizzare nel corso di tutti questi anni la situazione e come uscirne senza troppi danni. Duiin solito, infatti, l'esproprio va regolarizzato prima di costruire, già in fase di progettazione, ma, in questo caso, così non è avvenuto.
Le possibili soluzioni sono diverse. O un accordo con la procedura fallimentare di modo che il Comune diventi proprietario del lotto di terreno o la partecipazione all'asta, con il rischio però di trovarsi anche qualche altro offerente. Il Comune, pertanto, potrebbe presentare un'offerta economica per aggiudicarsi l'incanto, mentre nel secondo caso se acquistasse qualcun altro si troverebbe a dover trattare con il nuovo proprietario dell'area.
Anche perché - osserva più di qualcuno - il privato che dovesse acquistare non potrebbe farci granché del terreno. La destinazione d'uso dell'immobile, infatti, è a uso scolastico, ragion per cui la scuola resterà in funzione regolarmente non potendo essere trasformata in altro. E la proprietà dell'immobile resta comunque sempre dell'amministrazione.
Ovviamente, tutto questo avrà un costo ulteriore, e non previsto, per le casse comunali, già provate, recentemente, da una serie di cause perse come quelle per il caso Geaf, il parcheggio multipiano e i lavori di rifacimento della Monti Lepini.
Già oggi, comunque, è previsto un incontro con tutti i soggetti interessati per cercare di trovare una soluzione che accontenti un po' tutti e procedere così, finalmente, alla trascrizione dell'esproprio in favore del Comune.