Era il quindicesimo processo della lista del giudice monocratico al tribunale di Frosinone. Daniele Viti, fermato a Roma con l'accusa di concorso nell'omicidio del carrozziere Andrea Fiore, avvenuto nella capitale, ieri mattina era a processo nel capoluogo ciociaro.
Il suo nome, ovviamente, visto il clamore della notizia di Roma, era sulla bocca di tutti. Viti è sotto processo a Frosinone per il furto di due fucili, avvenuto a Veroli nel 2018. Il colpo fu messo a segno mentre la famiglia del proprietario era fuori per una funzione religiosa. In aula, davanti al giudice Antonio Ruscito, sono comparsi i carabinieri che hanno spiegato gli sviluppi dell'indagine. Ma Viti non c'era. I militari dell'Arma hanno fatto riferimento al ritrovamento delle armi da un allevatore finito agli arresti per ricettazione. L'udienza è stata quindi aggiornata per il proseguo dell'attività.
I carabinieri a Veroli avevano cominciato a indagare in altre direzioni a seguito di alcuni incendi apparsi sospetti. Siamo, in questo caso, nella seconda parte del 2022. Sotto casa di Viti scoppia un incendio e vanno a fuoco la sua auto e quella del padre. All'inizio, considerati i trascorsi dell'uomo, indagato per stalking e maltrattamenti in famiglia nei confronti dei genitori, i sospetti si concentrano su di lui. Poi un altro incendio, nella cascina di un socio di Viti, fa propendere per la pista della vendetta. Nel mirino potrebbe essere finito proprio Viti per una serie di attività che potrebbero avere un legame anche con i fatti di Roma.
Su questo fronte procedono le indagini a tutto campo. Dopo il fermo, l'altro ieri è stato interrogato, e ora si attendono le attività tecniche sul telefono. Viti, da quanto emerso finora, potrebbe esser stato presente (è stato ritrovato il portafoglio), ma a sparare sarebbe stata un'altra persona. Mentre è di ieri la notizia, sempre nella capitale a Pietralata, del ritrovamento di un arsenale. Il sospetto degli investigatori è che potrebbe trattarsi delle stesse armi utilizzate per i recenti omicidi nella capitale.
Nel frattempo si cerca di analizzare gli ultimi delitti in ordine di tempo, quello di Fiore e, qualche settimana prima, del suo amico Luigi Finizio per verificare se tra i due - le vittime si conoscevano - ci siano dei punti di contatto. Per chi indaga un collegamento tra i due fatti di sangue ci sarebbe.