Fratelli finiti sotto accusa per riciclaggio: uno condannato a un anno e nove mesi, l'altro assolto con la formula "per non aver commesso il fatto". La vicenda è legata a un'auto messa in vendita su Facebook. Nei guai un ventiseienne e un trentunenne.

La ricostruzione
Tutto parte da un annuncio pubblicato sulla pagina Facebook da uno dei due fratelli. Un annuncio di vendita di una Fiat Cinquecento. L'acquirente, anche lui ciociaro, poco dopo si accorge di essere stato truffato, ad esempio non c'era corrispondenza del telaio e altre le anomalie. Presenta, quindi, la denuncia alle forze dell'ordine. Avviate, quindi, le indagini per fare luce sulla vicenda. Dagli accertamenti sarebbe emerso che i pezzi dell'auto incidentata erano stati sostituiti con altri risultati essere oggetto di furto. Durante la perquisizione domiciliare, inoltre, gli investigatori avrebbero rinvenuto i pezzi dell'auto sotterrati nel giardino dell'abitazione dei due. I fratelli sono finiti così sotto accusa per riciclaggio. Il ventiseienne ha patteggiato a un anno e nove mesi, mentre il trentunenne è stato assolto. Quest'ultimo per la sua difesa si è rivolto agli avvocati Rosario e Mario Grieco.