È andato a casa della vicina e l'ha minacciata di consegnargli il denaro. Davanti al rifiuto della donna avrebbe appiccato il fuoco a un divanetto da giardino che si trovava a ridosso dell'abitazione della vittima. Il marito e il figlio della signora, quando si sono accorti dell'accaduto, sono andati in suo aiuto. Ne sarebbe nata una colluttazione. A finire nei guai un venticinquenne di Supino, accusato di estorsione. Per il giovane, difeso dall'avvocato Antonio Ceccani, c'è la richiesta di rinvio a giudizio. L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 14 luglio nel tribunale di Frosinone.
La ricostruzione
Stando alle accuse nei primi giorni del mese maggio di due anni fa, il venticinquenne, dopo essersi avvicinato alla sua vicina di casa, con fare minaccioso, le avrebbe intimato di consegnargli i soldi. Davanti al diniego della donna è andato su tutte le furie e ha incendiato un divano che si trovava nel giardino della supinese, minacciadola anche di fare silenzio altrimenti avrebbe dato fuoco pure all'abitazione. In aiuto della donna sono arrivati il marito e il figli. Ne è nata una colluttazione. La donna per evitare che la situazione potesse degenerare ha consegnato i soldi richiesti dal giovane. Giovane che, tuttavia, non è riuscito a portare via il denaro per cause non dipendenti dalla sua volontà.
Le accuse
L'episodio, circa la richiesta di denaro, non sarebbe stato l'unico messo in atto dal ragazzo nei confronti della vicina. Il giovane, pertanto, è finito sotto accusa per estorsione. Nei giorni scorsi c'è stata la richiesta di rinvio a giudizio per lui. L'udienza preliminare, come detto, è stata fissata tra quattro mesi nel tribunale di Frosinone.