«Regalare a chi verrà dopo di noi una città migliore di quella che ci è stata consegnata». Questo l'obiettivo annunciato dal sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli nel corso dell'incontro di ieri a palazzo Munari sulla guida alla co-progettazione delle strategie territoriali del Programma regionale, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale per il periodo 2021-2027. Un obiettivo al quale puntare attraverso la realizzazione di un ambizioso progetto, tra gli altri pianificati, finanziati e in corso di attuazione, che il primo cittadino ha definito un sogno che sta a cuore a molti frusinati: il parco del fiume Cosa.

Il Comune è infatti destinatario delle risorse dell'obiettivo di Policy numero 5 del piano Fesr Lazio 20-27, per una cifra di oltre 16 milioni di euro. Come spiegato da Tiziana Petucci, autorità di gestione del programma regionale, si tratta di fondi stanziati per un'Europa sempre più sostenibile, mirando all'efficientamento e alla riduzione del consumo delle risorse.
Proprio a partire dall'uso dei combustibili fossili e ricordando la particolare conformazione del territorio della provincia di Frosinone, che non consente un ottimale ricircolo dell'aria, Mastrangeli ha elencato le criticità e le emergenze da affrontare.

«Occorre ridefinire il limite che abbiamo avuto in questi anni, ponendo il parco del fiume Cosa come cardine per la costruzione di una città nuova. I fondi provengono dall'Europa, verranno gestiti dalla Regione Lazio e sarà coinvolta la Provincia per quello che riguarda i contratti di fiume. Abbiamo coinvolto Anci e avviato un dialogo con l'università di Cassino – ha spiegato Mastrangeli – Non sarà un processo limitato alla stanza della giunta. Abbiamo infatti chiamato tutti gli stakeholder e sarà compito dell'amministrazione orientare tutti gli interessi. Il piano è unico – ha aggiunto – ma intendiamo dividerlo in progetti più piccoli e diversificati, dalla transizione energetica, alla rigenerazione urbana, alla digitalizzazione e andremo avanti con questo tipo di visione».

Il sindaco ha poi sottolineato che, come spesso accade quando si punta a realizzare progetti importanti, ci sarà senza dubbio entusiasmo, ma saranno inevitabili anche alcuni malumori: «Il progetto comporterà dei sacrifici – ha detto – Ci saranno espropri e interessi di imprese e cittadini che andranno toccati. Dovremo uscire tutti da una certa comfort zone. Non sarà un percorso facile ma è quello giusto. Occorre assumere delle decisioni sull'ambiente e sulla mobilità sostenibile – ha continuato il primo cittadino – ed è per questo che ci siamo orientati su interventi di questo tipo».

Tra i progetti citati dal sindaco, e illustrati nel corso della conferenza dai dirigenti del settore Ambiente e mobilità e del settore Lavori pubblici, Marlen Frezza e Benito Caringi, il progetto di piantumazione "Folium urban forestry", il rinnovo delle flotte del trasporto pubblico locale e delle relative infrastrutture, il sistema di "bus rapid transfer" tra lo scalo ferroviario e piazzale De Matthaeis, il parcheggio di interscambio "Salvo D'Acquisto", la riqualificazione dell'area della stazione, del polivalente, del teatro Nestor e della scuola di Madonna della Neve, oltre alla messa in sicurezza del tratto del fiume Cosa attraversato dal ponte di viale Roma e della scarpata stradale di via San Gerardo. Progetti, questi, ricompresi nell'attuazione del Pnrr per oltre 20 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 16 milioni del Pr Fesr stanziati per il parco.

Ha parlato di una disponibilità finanziaria importante e di una grande voglia di guardare avanti con fiducia la vicepresidente della Regione Roberta Angelilli, che ha sottolineato l'importanza di una adeguata gestione dei fondi: «Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte abbastanza velocemente. Velocemente perché bisogna rispettare le scadenze – ha argomentato – ma aggiungo abbastanza perché spesso la fretta è una cattiva consigliera. Quindi bisogna creare un equilibrio. Forse non ci sarà un'altra opportunità come questa, non bisogna perdere queste risorse ma bisogna utilizzarle colmando alcuni gap. Per i grandi progetti dobbiamo avere una pubblica amministrazione efficiente e, affinché lo sia, la Regione deve diventare un partner disponibile di ascolto e sostegno ai Comuni. È complesso ma abbiamo la possibilità di arrivare all'obiettivo. In questo momento questo progetto è una priorità della giunta e del presidente Rocca – ha concluso – E vogliamo tornate qui a celebrare i fatti».

Sono intervenuti, inoltre, Francesca Raimondi, membro della commissione europea, Dg Regional and Urban Policy – Unità Italia-Malta, il dirigente di programmazione e attuazione Pr Fesr Lazio, Massimiliano Pacifico e Claudio Becchetti, executive partner gartner. Tanti i rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni presenti. Tra gli altri, l'assessore regionale Daniele Maura, il consigliere regionale Alessia Savo, il presidente di Legambiente Frosinone Stefano Ceccarelli e la presidente di Unindustria Frosinone Miriam Diurni.