Torna l'incubo delle polpette avvelenate a Veroli Centro.
Alcuni residenti hanno segnalato la presenza della carcassa di un gatto deceduto in seguito all'ingerimento di sostanze tossiche. Il rinvenimento è stato effettuato sul percorso della passeggiata lungo le mura ciclopiche. Il povero animale presentava i segni inequivocabili dell'atroce morte da avvelenamento. I residenti del borgo di San Leucio, che già avevano denunciato la presenza dei micidiali bocconi, si sono passati la notizia via chat, per informare del triste fatto e per manifestare sconcerto e indignazione: «Abbiamo pattugliato la zona e rimosso le trappole, ma non è bastato - ha dichiarato un cittadino - non ho parole per descrivere lo strazio che avrà provato quella povera bestia, ma come si può dormire la notte dopo un simile crimine? Nel quartiere, i gatti vengono curati e amati da tutti. Ma evidentemente c'è qualche delinquente anche nel nostro angolo di paradiso».
Le autorità sono state allertate e verrà presentata una denuncia. «Qui, quasi tutti posseggono animali d'affezione, non riesco ancora a crederci - ha affermato un altro residente - I nostri gatti sono un patrimonio da difendere, sono docili e si lasciano accarezzare. Non fanno male a nessuno, perché tanta crudeltà?». Domande che, si spera, troveranno risposte nelle indagini che vengono sollecitate da quella parte di popolazione, la più numerosa per fortuna, capace ancora di indignarsi e protestare per gesti simili, che a tacer d'altro integrano il delitto rubricato all'art. 544 ter del codice penale: «Chiunque arrechi nocumento ad un animale è punti con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro, aumentata della metà se dal fatto derivi la morte dell'animale».