Un collega gli aveva presentato la fidanzata. E insieme erano anche usciti qualche volta. E in una di queste occasioni, un quarantenne romeno, residente a Ferentino, aveva proposto alla ragazza, all'epoca ventenne, di fargli le pulizie di casa. Ma era solo una richiesta di facciata. L'uomo, infatti, è finito sotto processo per violenza sessuale nei confronti della ragazza e ieri è stato condannato del tribunale di Frosinone a due anni di pena.
Ieri il processo è arrivato alle battute finali con la pronuncia della sentenza da parte del presidente del collegio, il giudice Francesco Mancini. I fatti, così come ricostruito dall'accusa, risalgono al febbraio del 2020. All'uomo un collega gli presenta la fidanzata. Tra i tre i rapporti sono buoni al punto che, dopo il lavoro, si incontrano qualche volta a Ferentino. Nel corso di uno di questi momenti conviviali, il romeno rappresenta la necessità di assumere una collaboratrice domestica per le faccende di casa. E propone il lavoro alla ventenne. I due trovano l'accordo economico e così la ragazza prende servizio.
Prima di cominciare con le pulizie, per, l'uomo le mostra la casa e la invita a bere qualcosa sul divano. Da una parola all'altra, l'uomo passa alle vie di fatto con un corteggiamento molto spinto. Comincia ad abbracciarla, a a palpeggiarla e a baciarla. La ragazza prova a resistere e poi, sfruttando il momento opportuno riesce a fuggire dalla casa e a chiedere aiuto. Il fatto viene denunciato e così viene aperta un'indagine. Per l'uomo scatta il giudizio immediato con l'accusa di violenza sessuale. Il tribunale chiamato a giudicarlo gli ha riconosciuto le circostanze attenuanti e il fatto di lieve entità. Da qui la condanna a due anni e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 10.000 euro. Il romeno è stato difeso dall'avvocato Antonella Bianchi. Mentre la parte civile è stata rappresentata dall'avvocato Luigi Tozzi.