Minacce sul bus di linea tra Sora e Cardito nell'ottobre del 2022, anche con un coltello dalla lama di 24 centimetri tirato fuori improvvisamente.  Minacce rivolte a ragazzi che si trovavano sul mezzo pubblico e che, a dire dell'indagato, avrebbero usato nei suoi confronti parole di scherno. O sguardi poco graditi. Gli episodi contestati - ora oggetto di approfondito vaglio da parte del giudice per le udienze preliminari - in realtà, sono almeno tre e i fatti risalgono tutti a ottobre dello scorso anno. Ieri mattina nel tribunale di Cassino - davanti al gup Lo Mastro - è stata depositata una perizia affidata al dottor Gelfusa, consulente tecnico d'ufficio, per poter stabilire se l'indagato possa o meno essere in grado di partecipare al processo e se al momento dei fatti fosse capace di intendere e volere. Nonché se sia portatore di pericolosità sociale.

Una perizia in cui sono stati vagliati tutti gli aspetti medici legati al percorso intrapreso fino a oggi dal trentanovenne di Atina, assistito dall'avvocato Beniamino Di Bona. Poi è stata fissata l'udienza al prossimo 14 settembre per discutere la consulenza e anche il possibile rinvio a giudizio o il proscioglimento del trentanovenne.

Le accuse
L'uomo è accusato di aver portato senza giustificato motivo fuori dalla propria abitazione un coltello con la lama retraibile, occultandolo all'interno del marsupio indossato sul pullman di linea. Non solo. Come contenuto nelle denunce proposte subito dopo i fatti, anche di aver minacciato alcuni ragazzi (uno dei quali rappresentato dall'avvocato Paolo Pagliari) presenti sull'autobus con frasi del tipo "La vita passa in pochi secondi... ci vuole un istante" o "Voi chiacchieroni fate una brutta fine"; o ancora "A me i chiacchieroni non piacciono... Vi taglio la gola". Brandendo poi anche il coltello e mimando il gesto del taglio della gola. Con l'aggravante di aver posto in essere minacce gravi e con uno strumento atto a offendere del quale è vietato il porto senza giustificato motivo. Si torna in aula a settembre per la discussione della perizia e del rinvio a giudizio.