Inflitti tre anni di reclusione a un sessantenne residente a Ferentino, accusato di maltrattamenti in famiglia. Insulti e botte alla moglie sia durante la convivenza, sia dopo il matrimonio. Ieri è stata emessa la sentenza nel tribunale di Frosinone. Offese anche quando la donna portava in grembo il loro bambino.
Stando alle accuse, l'uomo, originario del Congo, l'avrebbe insultata con epiteti del tipo "strega", dicendole che era grossa e troppo nera.
Si vergognava a presentarla alle persone e l'obbligava a mettere una crema per schiarire la pelle. In più occasioni, anche davanti al figlio, l'avrebbe colpita con pugni in testa sulle spalle, l'avrebbe strattonata, le avrebbe strappato le ciocche di capelli.

La ricostruzione
Le diceva che in casa era lui a comandare e lei non doveva permettersi di criticare il suo comportamento. Costretta a subire anche rapporti contro la sua volontà.
La donna è stata sottoposta a un continuo regime di sofferenze sia morali, sia fisiche tanto da renderle la vita un inferno. Le diceva che era una strega, che era troppo grassa e troppo nera tanto da vergognarsi a presentarla a terze persone, obbligandola a mettere una crema per schiarire la pelle.Più volte la vittima era andata via di casa per poi lasciarla definitivamente anni fa e dire basta ai continui maltrattamenti e insulti di cui sarebbe stata vittima.

La denuncia
Dopo la denuncia il sessantenne, difeso dall'avvocato Mario Cellitti, è finito così a processo per maltrattamenti in famiglia con l'aggravante di aver commesso il fatto davanti al figlio minorenne. L'uomo, come detto, è stato condannato a tre anni di reclusione e al pagamento delle spese processuali.
Il sessantenne è stato condannato, inoltre, a una provvisionale di 5.000 euro di risarcimento danno.
La sentenza è stata emessa, quindi, ieri pomeriggio nel tribunale di Frosinone.