La sua disabilità non gli consente di raggiungere l'ecocentro di Santa Rosalia per depositare lì gli sfalci del giardino. E se li lascia fuori casa non vengono ritirati. Si chiede perciò come debba fare, lamentando la scarsa sensibilità degli enti preposti al suo problema, che è anche di tanti altri cittadini. E si dice pronto a intraprendere un'azione legale.
L'uomo racconta: «Ho 48 anni e vivo in via Cattaneo, sono disabile e questa mattina (ieri, ndr) l'operatore della raccolta rifiuti non ha voluto prendere gli scarti dell'erba che avevo messo fuori dal cancello; non lo ha fatto nemmeno la scorsa settimana. L'ho chiamato dal primo piano dove abito dicendogli che sarei andato personalmente, se possibile, a buttare gli sfalci nel camion, ma è andato via lasciandomi un biglietto con gli orari di conferimento. Poi ho chiamato il centro e ho parlato con l'operatrice spiegandole che sono disabile, ma la risposta è stata che loro non eseguono la raccolta porta a porta del frascame e dell'erba. Mi sono stancato di chiedere aiuto a familiari o di pagare dei privati per portare gli scarti del giardino all'ecocentro. Pago la Tari come gli altri cittadini, però non posso recarmi nella struttura. Possibile che per noi non ci sia un altro modo per conferire questo tipo di rifiuto? Mi rivolgerò ad un legale».
Dalla società Ambiente e salute Srl spiegano che gli sfalci d'erba e le foglie vanno depositati all'isola ecologica dal lunedì al venerdì, dalle 11 alle 17, e affermano che ieri nessuno ha segnalato il problema. Il consigliere delegato alle disabilità, Salvatore Lombardi, invita i cittadini a inoltrare le proprie segnalazioni al Comune tramite il protocollo e aggiunge: «Non sono stato investito di questo problema. M'impegnerò per trovare soluzioni per tutti i cittadini, in particolare per chi vive una condizione di disabilità. Gradirei però essere messo a conoscenza delle criticità dalle persone interessante». A fargli eco il delegato ai servizi sociali Fausto Baratta: «Cercheremo di fare il possibile per risolvere i problemi dei disabili».