Minacce di morte, botte, richieste di soldi per comprare la droga. In casa faceva entrare tossicodipendenti e in un'occasione avrebbe danneggiato suppellettili e arredi dell'abitazione, sradicato porte e finestre.
Una serie di vessazioni fisiche e psicologiche che avrebbero costretto il padre anche ad allontanarsi da casa e a trascorrere la giornata dai genitori. Avrebbe tentato di occupare anche un appartamento di proprietà del nonno.
Sono le accuse per cui è finito nei guai un trentenne di Giuliano di Roma.
Nei giorni scorsi sono state concluse le indagini preliminari nei suoi confronti. L'uomo deve rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia.

La ricostruzione
Stando alle accuse, il trentenne, spesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, ha maltrattato il padre e il nonno. Avrebbe percosso il padre strattonandolo e spingendolo sul letto e in un'occasione avrebbe colpito il genitore con un pugno alla testa, minacciandolo di morte brandendo un coltello.
Avrebbe distrutto mobili della casa e portato via alimenti e utensili da lavoro.
Continui anche gli insulti sia al padre sia al nonno e le richieste di denaro per comprare sostanza stupefacente.

La denuncia
I familiari, ormai esasperati, sono stati costretti a richiedere l'intervento delle forze dell'ordine. Il trentenne è stato così indagato per maltrattamenti in famiglia.
Per la sua difesa si è rivolto all'avvocato Danilo Dipani.
Il difensore, a conclusione delle indagini preliminari, ha presentato richiesta di interrogatorio per dimostrare elementi a favore dell'indagato.