Un mese fa il ritrovamento del cadavere di Paolo De Angelis, per tutti Piripicchio, nel cortile dell'ex asilo di via Sellari nel capoluogo. Questa mattina alle 10.30 si terrà una messa in suffragio, nella chiesa di Sant'Antonio. I dubbi sulla sua morte, su cosa sia accaduto quella notte del 19 febbraio scorso, sono ancora da chiarire. Troppe cose che non quadrano. Proprio per chiedere giustizia e verità, la famiglia del cinquantenne è pronta a scendere in strada organizzando una fiaccolata domenica 26 marzo, alle ore 17, da viale Napoli.
Il luogo dove è stato trovato il cadavere, la posizione in cui era il corpo, gli oggetti mancanti e soprattutto l'ora tarda in cui secondo la ricostruzione sarebbero avvenuti i fatti, lasciano spazio a tante domande a cui i familiari sperano di trovare presto risposte. Era da solo negli istanti poco prima della sua morte? Cosa è successo? Si è trattato di una caduta accidentale o qualcuno ha provocato la morte di Paolo? Fondamentale sarà anche l'esito dell'autopsia effettuata sul corpo del cinquantenne. Da chiarire se le ferite possano essere compatibili con quelle di una caduta accidentale. Il corpo sarebbe stato ritrovato in una posizione anomala. I familiari di Paolo si sono rivolti all'avvocato Luigi Tozzi e anche attraverso il loro legale chiedono che venga fatta luce sull'accaduto.
«Insieme alla famiglia rivolgo un nuovo appello invitando chi possa aver visto o sappia qualcosa, ad andare in questura e a parlare - ha ribadito Tozzi - Chi sa parli. Domenica una fiaccolata in sua memoria».