Il comunicato con cui il presidente Giovanni Acampora ha illustrato le ragioni che hanno indotto la Camera di commercio Frosinone Latina a recedere dall'incarico relativo all'espletamento delle funzioni di controllo su i tre marchi Dop del Frusinate preoccupa i produttori del fagiolo cannellino di Atina. Il consorzio che li riunisce, presieduto dall'ingegner Carlo Giannandrea, spiega perché.
"Si legge nel comunicato che dall'ultima campagna risulta certificato un quantitativo di prodotto Dop di circa 23 quintali - scrive il consorzio in una nota - Tale dato, però, si riferisce ad una sola azienda, che ha già completato la certificazione del raccolto 2022 e non tiene conto di altri produttori con quantitativi in via di certificazione. Recenti investimenti sono stati fatti, tra cui un nuovo laboratorio di confezionamento Dop e macchinari all'avanguardia per la selezione automatica.

Non c'è, quindi, ‘un progressivo disinteresse degli operatori della filiera'. Rispetto al 2009, primo anno di certificazione, è in corso un cambio generazionale dei produttori che implica una fase transitoria di minor produzione da sostenere proprio adesso. Non sono poi da sottovalutare l'impegno e gli oneri di produzione e processamento nel rispetto di un disciplinare stringente che, comunque, garantisce un'altissima qualità del prodotto fagiolo cannellino di Atina Dop che il mercato preferisce rispetto ad altri prodotti simili non Dop. Non a caso la Regione Lazio garantisce ai produttori una misura di sostegno, indipendentemente dai quantitativi prodotti, per il ruolo di conservazione in azienda in situ della biodiversità agraria vegetale".

Il "Consorzio per il riconoscimento e la valorizzazione del fagiolo cannellino di Atina Dop" conclude: "È chiara la facoltà della Camera di commercio di Frosinone Latina di recedere dal ruolo di organismo di controllo del Dop, ma ciò comporta un inatteso aumento degli oneri che può scoraggiare i piccoli o nuovi produttori. È auspicabile, quindi, la convocazione di un tavolo di confronto con gli enti con l'obiettivo di accrescere ‘l'alleanza tra filiere produttive, potenziamento dell'attrattività commerciale attraverso la promozione del paniere', del quale devono farne parte il fagiolo cannellino di Atina Dop e le altre due Dop ciociare, quali eccellenze del territorio".