Danneggiamento e minacce. Sono le accuse di cui deve rispondere una settantenne del paese lepino nei confronti di una coppia di origine romena. Un vero e proprio incubo, stando alle accuse, vissuto per anni dai vicini di casa. Costretti a cambiare le loro abitudini di vita, a non cenare in giardino e a pensare addirittura di vendere la loro abitazione. Tanti i dispetti, da quanto denunciato, nei loro confronti da parte dell'anziana. Sarebbe arrivata anche ad aggredirli con scope e pale. Fissata l'udienza preliminare. La supinese dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 8 settembre.

La ricostruzione
Tutto sarebbe nato per questioni di confine delle loro proprietà. La settantenne avrebbe molestato ripetutamente i vicini, minacciandoli di morte e di fargliela pagare portandoli in tribunale per rispedirli in Romania. Una serie di dispetti denunciata dalle vittime: immondizia e mozziconi di sigaretta ritrovati davanti alla porta d'ingresso della loro abitazione; candeggina e altre sostanze corrosive sulla biancheria e sull'auto della coppia. Sempre stando alle accuse, la notte, in più occasioni, la donna avrebbe disturbato il riposo dei vicini alzando il volume della televisione o della radio, richiedendo l'intervento delle forze dell'ordine e denunciandoli, senza fondato motivo, solo per metterli in difficoltà. Sarebbe arrivata anche ad aggredirli a mani nude e con oggetti, quali scope e pale. In un episodio avrebbe preso la scopa e staccato il cemento appena apposto sul muro di recinzione della parte offesa. A ottobre dello scorso anno avrebbe colpito con una ginocchiata alla gamba destra la vicina. La coppia temeva per la propria incolumità e quella della figlia minore, tant'è che non la lasciavano mai da sola in casa. Costretti a cambiare le proprie abitudini di vita, come non cenare in giardino e pensare di andare via e vendere la loro abitazione. La settantenne, che si è rivolta all'avvocato Mario Cellitti per la sua difesa, è finita così nei guai con le accuse di danneggiamento e minaccia. Tra sei mesi dovrà comparire davanti al giudice nel tribunale di Frosinone dove è stata fissata l'udienza preliminare.