La schiuma nel fosso Meringo potrebbe essere stata generata da saponi scaricati nel torrente. Questa l'ipotesi che sembra farsi strada riguardo la comparsa di uno spesso strato di schiumogeno registrato venerdì scorso sulle acque del Meringo in territorio di Ripi al confine con Pofi.
Ovviamente bisognerà attendere i risultati delle analisi per stabilire con precisione la natura delle sostanze scaricate abusivamente nel torrente, che hanno determinato l'enorme quantità di schiuma nel fosso.
Intanto, procedono le indagini e i controlli per risalire agli eventuali responsabili del disastro, che probabilmente è stato causato dallo scarico illegale di sostanze inquinanti.
La schiuma è comparsa in territorio di Ripi venerdi scorso, ha raggiunto livelli sorprendenti il giorno successivo, ma non è escluso che lo scarico degli inquinanti nel torrente sia avvenuto nel tratto superiore a quello in cui si è formata la sorprendente quantità di schiumogeno. Intanto, i sindaci di Ripi Piero Sementilli e di Pofi Angelo Mattoccia, sono in costante contatto con le autorità intervenute e controllano le acque del Meringo, preoccupati per la salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica.
Due anni fa si registrò in territorio di Pofi un fenomeno analogo, dunque persistono le azioni inquinanti messe a segno da ignoti, che però non è detto che non vengano identificati. Purtroppo, gli equilibri naturali sono minacciati da scarichi abusivi, da abbandoni selvaggi di rifiuti spesso pericolosi, da emissioni inquinanti e inevitabilmente diventa a rischio anche la salute pubblica. Comportamenti assurdi di ignoti mettono in pericolo l'ecosistema, causando danni ingenti. Due anni fa nello stesso torrente Meringo, in seguito allo scarico di inquinanti, si verificò una moria di pesci, a testimonianza della tossicità delle sostanze disciolte in acqua.
La situazione, purtroppo, è preoccupante, bisogna fermare, sanzionare e denunciare chi provoca simili disastri.