Cinquant'anni della tratta Roma-Frosinone in treno nello stesso tempo o quasi.
Lo stupore del viaggiatore è presto svelato. Dando uno sguardo a un vecchio orario del 1973 non è difficile imbattersi in treni che dal capoluogo ciociaro alla capitale o viceversa compivano il tragitto nello stesso tempo di oggi (o al limite un po' più lenti). Certo l'offerta rispetto ad allora è decisamente aumentata con più convogli e più carrozze e anche con una corsa dell'alta velocità. Anzi, a voler esser pignoli a percorrere la tratta verso Napoli era meglio cinquant'anni fa.
Numeri alla mano, grazie alla Fondazione Fs italiane che, nel suo portale archivistico, ha reso disponibili online i vecchi orari è possibile fare un confronto. A tratti impietoso.
A conferma che i pendolari di ieri e di oggi viaggiano su treni lumaca a dispetto delle più volte invocate stazione e linea dell'alta velocità. Oggi è possibile acquistare il biglietto da un telefonino, programmare un viaggio senza andare in stazione, consultare in tempo reale il percorso del treno che si deve prendere per sapere se in stazione arriverà in orario o in ritardo, tuttavia nei tempi di percorrenza non si notano grosse differenze. Per buona pace dei pendolari.
In base all'orario del 1973 (quello da giugno a settembre) per raggiungere Roma da Frosinone si impiegavano al minimo un'ora e due minuti, partendo alle 8.56. Chi, per ragioni di lavoro o di studio, doveva alzarsi prima, invece, impiegava un'ora e ventuno minuti, un'ora e trentuno, un'ora e trentotto, un'ora e tre quarti. Poi, via via, nel corso della giornata, c'erano treni da un'ora e diciannove minuti, un'ora e ventidue, un'ora e ventiquattro, ma anche da un'ora e quarantanove.
Da Roma le cose cambiavano leggermente, grazie a un paio di treni da cinquantacinque minuti, uno da un'ora e zero quattro, ma il grosso impiegava dall'ora e ventisei minuti all'ora e quarantanove. Per i pendolari, nel pomeriggio, c'erano tre corse in partenza da Roma Tuscolana (una) e da Roma Ostiense (due) con tempi di percorrenza da un'ora e ventiquattro fino a un'ora e cinquantaquattro.
Da Roma a Frosinone, nel 1973, venti erano le soluzioni per raggiungere in treno la capitale. Ora ce ne sono molte di più. L'offerta di oggi, per avere un paragone, è di 34 combinazione (di cui un Frecciarossa e un Intercity), mentre da Roma ne sono 40 (con un Frecciarossa). E i tempi? Dal capoluogo alla capitale la corsa più veloce, ovviamente, è rappresentata dal Frecciarossa delle 6.37 che impiega trentotto minuti. Esclusa questa, le combinazioni più veloci sono da un'ora, sessantuno minuti, un'ora e due minuti, un'ora e tre, un'ora e cinque.
Non mancano combinazioni da un'ora e trentotto minuti, un'ora e trentaquattro, un'ora e ventotto. Un po' più veloci sicuramente di quelli di cinquant'anni fa, ma, probabilmente, non molto di quanto all'epoca ci sarebbe aspettati per mezzo secolo dopo, considerati tutti i progressi della tecnica.
Per la cronaca, sempre nel 1973, da Frosinone a Cassino ci volevano trentacinque minuti, ma anche cinquantaquattro o un'ora e cinque. Da Roma a Cassino il treno più veloce impiegava un'ora e trentuno minuti, ma sul treno si poteva stare fino a due ore e ventitré minuti. Oggi occorre un'ora e dieci minuti con Frecciarossa e poi, almeno un'ora e ventinove fino ad arrivare, sui regionali che fanno più fermate (più o meno le stesse di cinquant'anni fa peraltro), due ore e mezzo.
Andare a Napoli, però, nel 1973 era più facile di oggi. All'epoca c'erano tredici combinazioni che consentivano di raggiungere il capoluogo partenopeo in due ore e dieci minuti, o due ore e diciassette o due e trentadue, ma anche in oltre tre ore e perfino quattro ore e quarantasette o cinque ore e tre primi nel tragitto più lungo. Adesso, a parte il Frecciarossa delle 17.43 che copre la distanza in un'ora e dieci minuti, bisogna, come minimo, cambiare una volta, per giungere nel capoluogo campano dopo due ore e venticinque minuti (almeno due treni del 1973 impiegavano meno tempo), ma anche dopo oltre tre ore, se non addirittura quattro ore e cinquanta minuti nella combinazione peggiore con un cambio.
Infine, una curiosità, nell'orario del 1973 c'era anche la tratta Stefer Fiuggi-Alatri da compiere in una mezzoretta e la Frosinone-Alatri-Guarcino in un'ora.