È durata tre ore e mezzo l'autopsia sul corpo di Giovanni Fidaleo, la cui morte - così come accertato dal medico legale Gabriele Margiotta - è avvenuta per lesioni multiple da arma da fuoco. La perizia autoptica, che si è svolta nell'obitorio dell'ospedale di Cassino, ha avuto inizio intorno alle nove e si è protratta più del previsto per i frammenti di bossoli che sono stati rinvenuti sul corpo di Fidaleo, colpito con tre proiettili all'addome e uno alla mascella. Già nel primo pomeriggio la salma è stata affidata ai familiari ed è esposta nella chiesetta del nosocomio cassinate. E vi rimarrà sino a oggi pomeriggio, con le esequie - curate dalla ditta di onoranze funebri Circio - che avranno inizio alle 15 nella chiesa di San Rocco. Questa mattina, quindi, coloro che vorranno rendere omaggio alla salma di Giovanni Fidaleo potranno recarsi nella camera ardente allestita nell'area dell'ospedale cassinate. Poi, dopo la cerimonia funebre, la salma del direttore dell'albergo "Nuova Suio", sarà tumulata nel cimitero di San Giorgio.

Le parole del sindaco
Il sindaco Francesco Lavalle, finora in uno stretto silenzio, ha decretato il lutto cittadino, con l'esposizione a mezz'asta della bandiera del Comune e la chiusura delle strade centrali fino alle 18. «La scomparsa di Giovanni ha sconvolto la comunità di San Giorgio a Liri. Un grave lutto che suscita rabbia, per come sono accaduti gli eventi, un dolore grande che ci lascia inermi, in silenzio - ha dichiarato ieri Lavalle - È difficile per me discernere il pensiero personale da quello istituzionale, da sindaco, perché Giovanni è stato consigliere comunale, al servizio della comunità, ma nei miei ricordi di ragazzo c'è prima l'uomo generoso e appassionato che ha saputo far rinascere il calcio giovanile nel nostro paese quando non c'era più nulla.

Ci ha riportato al campo sportivo, ci ha fatto riappassionare al calcio grazie al suo stile, al suo metodo. E quel legame con noi non si è mai sciolto. Giovanni non c'è più e questo è difficile da accettare - sottolinea - Lascia la moglie e due splendidi figli». E aggiunge: «Oggi ti daremo l'ultimo saluto e verrà proclamato lutto cittadino, a nome mio e di tutta la comunità esprimo il mio più profondo cordoglio. Ciao Mister, ciao Giovanni!».
Intanto ieri a Castelforte c'è stato un momento di preghiera e di riflessione nella chiesa di San Rocco, con l'iniziativa adottata da Comune e dalla parrocchia. A Santi Cosma e Damiano, l'associazione "Mamma Margherita", invece, ha allestito una fiaccolata dedicata a Miriam Mignano, la trentenne di Castelforte ferita dai colpi esplosi da Giuseppe Molinaro e giudicata fuori pericolo dopo l'intervento e le cure dei sanitari del Policlinico Gemelli, dove si trova ricoverata.