Si comincia con un letto per la notte, una doccia e un pasto caldo, si prosegue con un accompagnamento che consente di avviare percorsi di autonomia. Si chiama "Essere a casa" il progetto attivato dalla Caritas nella diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, che prova a dare risposte a una serie di emergenze abitative e lavorative presenti da anni nel frusinate. L'iniziativa, attivata grazie anche al contributo dei fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica, tende una mano a persone senza dimora per indirizzarle verso esperienze di co-housing e di supporto reciproco.

«Garantiamo una risposta che si articola su diversi livelli - spiega Giovanni Paciotta, vicedirettore Caritas diocesana Frosinone-Veroli-Ferentino, a Gianni Vukaj nella nuova puntata della serie Firmato da te in onda su Tv2000 - per venire incontro alle richieste che arrivano da persone senza dimora. Da noi c'è l'accoglienza di primo livello che avviene di notte, per l'alloggiamento, poi ne abbiamo una di secondo livello che è più organica e si sviluppa presso i locali del ‘Centro di Accoglienza Giovanni Paolo II'. Da qui in poi gli ospiti vengono guidati verso percorsi in grado di renderli autonomi o semi-autonomi». 

A raccontare il servizio quotidiano della casa è Salah Jabri, operatore del dormitorio: «In questa struttura noi mettiamo a disposizione degli ospiti una camera da letto, il pasto, la doccia e tutti quei servizi che possono essere utili a persone che fino a qualche tempo prima non avevano un posto dove dormire». Nel corso dell'ultimo anno sono state accolte più di trenta persone, testimonianza tangibile di una criticità particolarmente diffusa nell'area.

 Superata l'emergenza l'accoglienza di secondo livello favorisce il reinserimento sociale degli ospiti tramite una serie di servizi essenziali come le cure mediche, la prosecuzione degli studi, la partecipazione a tirocini formativi e gli spostamenti per raggiungere i luoghi di lavoro o della formazione. «Questo percorso - spiega Giovanni Paciotta - è prolungato nel tempo e si svolge presso i locali del "Centro di Accoglienza Giovanni Paolo II"». Si tratta di una presa in carico strutturata degli ospiti che registra risultati importanti come sottolinea Seckou Mendy, ospite del Centro: «Mi stanno dando l'opportunità di poter continuare gli studi ed ho l'obiettivo di iscrivermi all'Università». L'incontro tra persone con culture e provenienze differenti anima la bellezza di questo progetto: «Vivere in questa casa - prosegue Seckou Mendy - mi aiuta a conoscere altre persone, diventiamo una vera famiglia».

Gli ospiti vengono accompagnati progressivamente verso un percorso di autonomia.  In campo ci sono le azioni di orientamento al lavoro e di mediazione abitativa, soluzioni concrete per ricucire un vissuto complicato dalla precarietà del lavoro o da questioni familiari. Un viaggio da compiere col supporto della variegata rete della Caritas - parrocchie, enti del territorio, servizi dell'ente locale, realtà del terzo settore - che da sempre cerca di intercettare le richieste che arrivano dal territorio.

Le testimonianze di Giovanni, di Salah e di Seckou sono al centro di un nuovo filmato della serie Firmato da te, che racconta, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l'8xmille destinato alla Chiesa cattolica e segue le ricadute di un piccolo gesto nel vissuto di persone e luoghi. Un racconto in prima persona, senza filtri, con un montaggio serrato e cinematografico, che coinvolge lo spettatore nelle pieghe delle tante esperienze sostenute dalla carità cristiana.