Due patteggiamenti e due rinvii a giudizio. Si è chiusa così l'udienza preliminare per la "batteria" accusata di aver messo a segno, in modo particolare, una serie di scippi ai danni di donne in uscita dai supermercati. Il quartetto era stato bloccato dalla squadra mobile di Frosinone dopo l'ultimo colpo, il 20 giugno del 2022.
I fratelli Daniele e Diego Sera, 36 e 35 anni, di Fontana Liri, sono stati rinviati a giudizio dal gup Chiara Doglietto con prima udienza fissata il 9 giugno davanti al tribunale collegiale di Frosinone.

Hanno, invece, patteggiato a quattro a anni e mezzo Michele Partigianoni, 44, di Monte San Giovanni Campano, e a tre anni, due mesi e sei giorni Claudio Paulucci, 19, di Isola del Liri, difesi dagli avvocati Giuseppe Marino, Pamela Cioci e Lucio Marziale. Parti civili gli avvocati Sandro De Gasperis e Andreina Ciotoli. Per effetto delle novità introdotte dalla legge Cartabia, mancando la denuncia della titolare di un bar di Veroli per un furto da 800 euro, tale specifica contestazione riguardante Daniele Sera è caduta.

Il gruppetto venne intercettato il 20 giugno, a seguito di due scippi (uno tentato) tra De Matthaeis e il parcheggio del Lidl, in via Maria a Frosinone. Nell'occasione furono arrestati Partigianoni, Daniele Sera e Paolucci. Qualche tempo dopo la misura era scattata anche per Diego Sera. Attualmente sono tutti detenuti, tra Cassino e Regina Coeli, tranne Paolucci che è in comunità. I primi tre erano presenti in udienza.

A tutti il pm Alessandro Picchi, che ha coordinato le indagini ha contesta il reato di rapina per l'episodio del 20 giugno. Nella circostanza, come ricostruito dalla squadra mobile che ha effettuato le indagini dopo il primo intervento delle volanti, era stata utilizzata la Golf di Partigianoni segno di una sicurezza nell'agire, evidenziata dagli investigatori.

Qualche minuto prima del fatto di via Maria, a poca distanza, in via De Matthaeis si era verificato un tentato scippo ai danni di una donna che camminava a bordo strada. La malcapitata era stata afferrata per i polsi nel tentativo di strapparle la borsetta per rimpossessarsi di borsello e cellulare. La donna rimaneva ferita a causa di una serie di contusioni tra bacino, braccio e torace. Contestata poi l'accusa di lesioni per aver causato un incidente stradale durante la fuga dal parcheggio del Lidl.
Tra le imputazioni per la giornata del 20 giugno c'è anche l'uso illegittimo del bancomat, per una spesa di 12,30 euro, sottratto alla donna presa di mira all'esterno del Lidl.

Il solo Daniele Sera è imputato dei furti di dieci gratta e vinci da una tabaccheria e del registratore di cassa con 380 euro da un alimentari di Monte San Giovanni Campano, il 22 aprile. Inoltre, a Daniele Sera e a Partigianoni sono contestati i reati di lesioni e furto con strappo, il 16 giugno, in via Ciamarra a Frosinone con tanto di ferite guaribili in trenta giorni per la donna presa di mira (per lei un trauma cranico e una frattura occipitale). I due dovranno difendersi dell'indebito utilizzo del bancomat di quest'ultima per prelievi e acquisti da oltre 1.000 euro.

Ai Sera e a Partigianoni è contestato uno scippo il 16 giugno all'esterno del centro commerciale Le Sorgenti sempre ai danni di una donna. Quest'ultima, mentre le veniva strappata la borsetta, cadeva a terra, procurandosi delle lesioni per cinque giorni di prognosi. Solo a Diego Sera sono contestati il furto in parafarmacia e il tentato furto a Orizzonte, a Ferentino, il 24 giugno, il furto all'interno di un'auto a Monte San Giovanni Campano, il giorno successivo, e il furto con strappo del borsello di un uomo che, in piazza Caduti di via Fani a Frosinone, si dirigeva al bancomat, il giorno dopo ancora. Diego Sera, infine, è accusato di furto d'auto e resistenza a pubblico ufficiale per essere fuggito alla vista dei poliziotti che erano andati a cercarlo per arrestarlo.