"Ultima corsa", parte il processo. Ieri mattina, dopo una serie di rinvii, si è aperto il dibattimento per cinque dei quattordici coinvolti. Si tratta dei cinque imputati che hanno scelto il rito ordinario. Chiesta la nomina di un perito per le intercettazioni telefoniche, è stata rinviata l'udienza al prossimo 28 marzo per il giuramento del dottor Porto. Poi il 4 aprile per ascoltare i primi testimoni.
Gli altri nove imputati che invece hanno scelto un rito alternativo - molti un abbreviato - dovranno comparire davanti al gup Massimo Lo Mastro il prossimo 24 maggio per la discussione. Gli imputati - alcuni dei quali assistiti dall'avvocato Mariano Giuliano ed Ezio Tatangelo - sono quasi tutti appartenenti a quattro distinte famiglie sinti di Sora. Nei loro confronti le accuse di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, all'usura e all'estorsione. L'operazione è stata coordinata dalla procura di Cassino su Sora e Isola del Liri e condotta dagli agenti della squadra mobile della questura di Frosinone.
L'inchiesta, coordinata dalla procura di Cassino, fa seguito all'operazione Requiem e ha come punto di partenza un fatto che fece non poco scalpore. Durante il lockdown del 2020 e, in modo particolare durante la giornata di Pasqua, a Sora si svolse una corsa di cavalli con tanto di calesse. Già poche ore dopo il fatto la squadra mobile era sul posto a indagare.