Aggressione tra orsi. Sonia muore nell'area faunistica di Campoli Appennino. I fatti avvenuti nel mese di dicembre. Il direttore del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm), Luciano Sammarone, riporta alla naturalità degli eventi, come anche il sindaco del Comune di Campoli Appennino, Pancrazia Di Domenico, non nota particolare rilievo in relazione alla morte dell'orsa dato che sono prevalsi accadimenti naturali. Tutti sicuramente sono dispiaciuti per quanto accaduto, come anche Marco Ciuffetta, presidente dell'associazione Caspita 4.0, che sceglie di fare chiarezza.

«Naturalmente siamo molto dispiaciuti per la morte di Sonia, in quanto ci occupiamo da anni dell'area faunistica dell'orso. Ci teniamo a sottolineare però che gli orsi si trovano in un'area di 15 ettari e che vivono in uno stato si semilibertà. Non essendo rinchiusi in una gabbia sono cose che possono succedere, non si possono prevedere gli eventi, anche in natura è così – continua il presidente Ciuffetta – Da sempre vince la legge del più forte. Da qualche tempo gli orsi maschi infastidivano Sonia, ma nulla aveva fatto pensare a un epilogo del genere».

L'area ospitava due maschi Leone e Piero, e Sonia. «I nostri operatori notano ogni piccolo cambiamento, ma non possono modificare gli eventi, il nostro compito è quello di primo controllo e foraggiamento, le liti non si possono evitare – conclude – La cooperativa Caspita 4.0 insieme agli operatori del Pnalm opera un continuo e meticoloso lavoro di attenzione sulla salute degli orsi, ma nessuno poteva immaginare che una situazione di nervosismo potesse portare, dopo anni di convivenza, a un ferimento mortale. Ricordiamo che diagnosi o comunicazioni ufficiali spettano al personale addetto alla salute degli animali, ossia il servizio veterinario del Pnalm. Le considerazioni di persone non qualificate lasciano il tempo che trovano».