Un territorio, quello di Frosinone, diviso in tre zone. E poi altri agglomerati per racchiudere l'intera Ciociaria. Sul sito internet di e-distribuzione è stata pubblicata la mappa delle aree geografiche convenzionali di appartenenza della comunità energetica. «Ora è molto più semplice dare avvio all'iter per la costituzione di Comunità energetiche rinnovabili (Cer)», commenta il circolo il Cigno di Legambiente. Ogni area convenzionale ha un codice di dieci cifre: il territorio di Frosinone è compreso in tre settori distinti.

Il primo con finale "333" comprende oltre al capoluogo anche Ferentino, Patrica e Supino, il secondo "337" Frosinone e Ceccano e il "338" Frosinone, Alatri, Veroli, Ripi e Torrice. Il resto della provincia vede poi tutta una serie di aree che racchiudono, da Nord a Sud, Filettino, Fiuggi, Alatri, Anagni, quindi Sora, Monte San Giovanni Campano-Isola del Liri, la Valle di Comino, i territori tra la Valle di Comino e il Molise, quelli al confine con la provincia di Latina, Ceccano, Ceprano. E ancora Cassino, Piedimonte San Germano, Cassino, Pontecorvo, per citarne alcuni.

La suddivisione, al momento, è suscettibile di modifiche: «i soggetti interessati possono inviare le loro osservazioni relative alle aree convenzionali entro il 31 maggio 2023. A seguito del ricevimento delle osservazioni, le singole imprese distributrici possono prevedere opportune modifiche funzionali entro il 30 luglio 2023», fa sapere e-distribuzione. «Le Cer sono entità giuridiche che prevedono la partecipazione aperta e volontaria di soggetti situati nelle vicinanze di impianti di produzione che, ai fini dell'energia condivisa - prosegue Legambiente - risultano nella disponibilità e sotto il controllo della comunità energetica. Tali soggetti possono includere cittadini privati, attività commerciali, enti pubblici locali o piccole e medie imprese che condividono il consumo di energia prodotta da uno o più impianti di energia rinnovabile e che collaborano con l'obiettivo di produrre e consumare l'energia all'interno di un'area geografica di riferimento. La loro partecipazione ha come obiettivo l'autoconsumo, che non è diretto al profitto, ma al beneficio a livello economico, sociale e soprattutto ambientale della zona in cui operano».

Legambiente inoltre, fa notare che la prima delle tre aree di Frosinone «comprende l'elisuperficie dell'aeroporto Moscardini, su cui ci piacerebbe che, dopo il trasferimento della scuola di volo elicotteristica, sorgesse un parco fotovoltaico. Parte dell'energia prodotta potrebbe essere messa a disposizione del Comune per la costituzione di una o più Cer. L'area interessata include una vasta porzione del territorio comunale, fra cui il quartiere Scalo e la parte bassa della città fino a via Piave, nonché parte del territorio del Comune di Ceccano. Ci auguriamo che il Comune di Frosinone, che ha cominciato a lavorare nella direzione da noi auspicata, prosegua con coerenza nell'azione amministrativa finalizzata alla realizzazione di una o più Cer».