Centinaia di migliaia di euro grazie alle multe elevate per le infrazioni commesse in prossimità del semaforo di Tecchiena. È questo il dato comunicato da Antonello Iannarilli, che sostiene una tesi sull'impianto di controllo: «È stato voluto per fare cassa, perché mancano i dati relativi agli incidenti». Partiamo dai numeri: fin qui, le contravvenzioni comminate hanno generato un totale che supera i 433.000 euro. Il tutto in soli due mesi di attività del sistema T-Rex. Vuol dire che ogni giorno vengono commesse infrazioni che valgono 7.000 euro.

Cifre e somme che hanno portato l'esponente di FdI a produrre un ragionamento più articolato sulla ragione di tante multe: «L'amministrazione ha attivato un sistema di controllo dichiarando che all'incrocio di Tecchiena si verificano numerosi incidenti, senza però alcun dato. Si è voluto far credere che in quel preciso punto ci fossero stati tanti incidenti, cosa non vera. E se fosse vera la favola che tutti passano con il rosso, avremmo avuto qualche sinistro. Basta fare cassa con questo metodo».

E attacca il sindaco e gli altri componenti della giunta che, a febbraio 2022, hanno votato a favore dell'installazione del dispositivo T-Rex. All'ex parlamentare ha risposto il vicesindaco Roberto Addesse: «Oltre ai sinistri, che hanno visto coinvolti 20 cittadini con prognosi di trenta giorni (dati della sola polizia locale, escludendo sinistri valutati da altre forze dell'ordine), il consigliere omette di citare l'altra problematica che ci ha spinto ad intervenire. Da quando è in funzione il controllo semaforico, la situazione all'uscita delle scuole è migliorata notevolmente con l'apprezzamento dei genitori. Forse al consigliere è sfuggita tutto questo». Replica che per Iannarilli non è sufficiente: «Chiederò al prefetto di valutare la sospensione delle telecamere e la verifica dell'impianto».