Aggredisce un minorenne disabile, per futili motivi, e finisce sotto processo.
Ieri mattina, davanti al giudice, la drammatica testimonianza dei genitori - che si sono costituiti parte civile assistiti dall'avvocato Sandro Salera - nell'ambito del processo che vede imputato un uomo della Ciociaria, ritenuto il responsabile. Sarebbe stato lui, nell'agosto del 2018 ad aggredire - con motivazioni presumibilmente "blande" - il ragazzino disabile, nella cittadina di Fontana Liri dove la famiglia, residente a Cassino, si recava con una certa costanza per effettuare visite a propri congiunti.
La ricostruzione
Una miccia sarebbe scattata nell'uomo al momento del riconoscimento del piccolo come il responsabile di una precedente "citofonata" a casa sua, senza risposta al momento del "chi è?". Una miccia che avrebbe portato a scagliarsi contro di lui e a rendere necessario il trasporto in ospedale dell'adolescente a causa delle lesioni procurate.
Ieri, a metà mattinata, nel tribunale di Cassino, in piazza Labriola, si è celebrata l'udienza dove è stata raccolta la testimonianza dei genitori del minorenne.
Particolarmente drammatico il racconto della madre che si è commossa nel ricordare le condizioni in cui la violenza dell'uomo aveva ridotto il suo bambino, uscito finanche insanguinato da quegli interminabili istanti in cui si sarebbe consumata l'aggressione improvvisa e inaspettata in un normale momento familiare da trascorrere tutti insieme.
Una violenza, già di per sé inaccettabile, che assume connotati di ulteriore "gravità" proprio al pensiero anche dello stato di disabilità del minorenne.
Le prossime tappe
Ora, la prossima udienza, dove altri testi saranno chiamati a rendere il proprio racconto davanti al giudice per una esatta ricostruzione della dinamica, è fissata al 31 maggio per ascoltare le persone che hanno assistito alla aggressione.