Insulti e botte sia durante la convivenza, sia dopo il matrimonio. Offese anche quando la donna portava in grembo il loro bambino. Insultata con epiteti del tipo "strega". Le diceva che era grossa e troppo nera. Si vergognava a presentarla alle persone e l'obbligava a mettere una crema per schiarire la pelle. Sono le pesanti accuse di cui deve rispondere un sessantenne africano nei confronti della moglie. L'uomo è ora finito a processo. Il pm ha chiesto due anni e sei mesi di reclusione per l'imputato. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 20 marzo nel tribunale di Frosinone per le repliche. L'uomo è difeso dall'avvocato Mario Cellitti.

I fatti
Le diceva che era una strega, che era troppo grassa e troppo nera tanto da vergognarsi a presentarla a terze persone, obbligandola a mettere una crema per schiarire la pelle. In molte occasioni l'avrebbe picchiata, le avrebbe anche strappato intere ciocche di capelli. L'avrebbe costretta a subire rapporti sessuali contro la sua volontà.
Sempre stando alle accuse, in più occasioni, anche davanti al figlio, l'avrebbe colpita con pugni in testa e sulle spalle, l'avrebbe strattonata, le avrebbe strappato le ciocche di capelli. Le diceva che in casa era lui a comandare e lei non doveva permettersi di criticare il suo comportamento. Costretta a subire anche rapporti contro la sua volontà. La donna è stata sottoposta a un continuo regime di sofferenze sia morali, sia fisiche tanto da renderle la vita un inferno.

La denuncia
Più volte la vittima era andata via di casa per poi lasciarla definitivamente anni fa e dire basta ai continui maltrattamenti e insulti di cui sarebbe stata vittima. L'uomo è finito così nei guai per maltrattamenti in famiglia. Come detto si è rivolto all'avvocato Mario Cellitti per la sua difesa. Il 20 marzo le repliche. Il pm ha chiesto due anni e sei mesi di reclusione per il sessantenne.